WPFD 2024. Rino Rocchelli: siamo ostaggi del bipolarismo Russia-Ucraina
Questo messaggio è stato inviato, in occasione del convegno di Ossigeno per celebrare la Giornata mondiale per la libertà di stampa, dal padre di Andrea Rocchelli, fotoreporter ucciso in Donbass 10 anni fa
OSSIGENO 3 Maggio 2024 – Buongiorno , a tutti, purtroppo quest’anno non riesco ad essere presente né di persona né via web, ringrazio Ossigeno per l’attenzione che costantemente , da ormai quasi 10 anni, dedica al caso .
Molti conoscono la vicenda e per chi non la conoscesse tento in poche righe di spiegare l’essenziale.
Il 24 maggio 2024, all’inizio della crisi nelle regioni separatiste del Donbass, mio figlio Andrea(Andy) ed il collega russo Andrey Mironov vengono attaccati ed uccisi in Donbass dai militari ucraini Nonostante l’omertà ed i depistaggi della parte ucraina si arriva ad un processo che in 3 gradi di giudizio rùbrica l’omicidio come un “crimine di guerra” e ne identifica i responsabili nelle milizie ucraine. Un vizio procedurale durante le acquisizioni di alcune testimonianze non consente l’incriminazione del miliziano italo ucraino condannato in primo grado.Le indagini hanno quindi portato a ricostruire con precisione i fatti , i tempi le armi ed i comandanti responsabili.
Abbiamo la verità, manca ancora la giustizia.
Purtroppo lo scellerato attacco russo all’ucraina di due anni fa ha generato la quasi impossibilità di procedere verso i comandanti ucraini responsabili. La estrema polarizzazione dei media, della politica e delle opinioni ha portato a considerare “filoputiniano” tutto ciò che è avverso all’Ucraina. Questa vicenda seppure avvenuta 8 anni prima della invasione russa è ora ostaggio di questo bipolarismo.
Non ci facciamo illusioni che la politica italiana o europea possano contribuire a sciogliere questo muro di gomma ucraino ,né pensiamo che i media “main stream” riprendano fattivamente ad interessarsi alla vicenda. Per ora manteniamo viva la attenzione e auspichiamo che la fine delle ostilità ripristini le condizioni per ricominciare a chiedere, come lecito, giustizia per questo crimine.
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