Padova. Contro Ario Gervasutti fu attentato mafioso, dicono le indagini
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Per i 5 colpi di pistola del 2018 indagati dalla DIA un imprenditore ex senatore e un uomo legato alla ‘ndrangheta
OSSIGENO 6 settembre 2023 – Non sono più un mistero i cinque colpi di pistola che nella notte fra il 16 e il 17 luglio 2018 a Padova centrarono l’abitazione del giornalista Ario Gervasutti: a sparare sarebbe stato Santino Mercurio, un uomo vicino alla ‘ndrangheta calabrese operante nel Veneto, su mandato dell’imprenditore Alberto Filippi, che è stato deputato e senatore della Lega.
La scioccante spiegazione è stata fornita dopo cinque anni dalla Direzione distrettuale antimafia del Tribunale di Venezia a chiusura delle indagini preliminari nei confronti di 43 indagati per vari reati, fra i quali la sparatoria del 2018 contro la casa del giornalista Ario Gervasutti, ex direttore de Il Giornale di Vicenza.
I pm antimafia Lucia D’Alessandro e Stefano Buccini scrivono: “In concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, Alberto Filippi incaricava Santino Mercurio, dandogli un compenso in denaro, di compiere un atto intimidatorio nei confronti dell’ex direttore del Giornale di Vicenza, Ario Gervasutti”.
NON RIUSCIVO A CREDERCI – Ario Gervasutti ha detto a Ossigeno quale è stata la sua prima reazione a questa svolta delle indagini: “Credo che quegli spari nella notte del 2018 siano il primo attentato mafioso eseguito in Veneto. La mia prima reazione è stata di incredulità. Sgomenta pensare che il mandante di un atto così grave possa essere un uomo che ha fatto parte delle istituzioni, un industriale di successo. Io avevo avuto con lui solo pochi contatti telefonici. Si lamentava perché pubblicavamo articoli scomodi sulla sua azienda. Mi chiese di non pubblicare alcune notizie. Le sue richieste non furono accolte da me né dall’editore”.
IL COMMENTO DI OSSIGENO – Le indagini sull’attentato intimidatorio al giornalista Ario Gervasutti, ha commentato il direttore di Ossigeno per l’Informazione, hanno fatto apparire per la prima volta in piena luce il fatto che nel Vicentino c’è una preoccupante permeabilità fra politica-affari-criminalità e che il retroterra delle intimidazioni e dei più gravi condizionamenti subiti nel Veneto da giornali e giornalisti non è dissimile da quello delle regioni meridionali in cui le mafie hanno un insediamento storico. Non basta saperlo.
IN VENETO Ossigeno ha segnalato 1 giornalista minacciato da gennaio ad oggi e 111 in totale dal 2012. Il contatore di Ossigeno segna 6821 giornalisti minacciati in Italia dal 2006 ad oggi. I loro nomi sono nella Tabella dei minacciati consultabile online. GB
Nel 2018 Ossigeno si era occupato da subito della vicenda, leggi anche
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