Veneto. Cita legami tra azienda e Casalesi. Cronista querelato
Questo articolo è disponibile anche in:
A un convegno della Commissione Antimafia, Maurizio Dianese ha ricordato i legami societari di un’azienda di Eraclea
OSSIGENO 21 dicembre 2022 – Il 14 ottobre 2019 una ditta di Eraclea (VE) specializzata nella vendita di pavimentazioni, la Heraclia Pavimenti Srl, ha querelato per diffamazione il giornalista Maurizio Dianese, redattore del Gazzettino di Venezia, per una frase pronunciata il 19 settembre 2019 al convegno “Le mafie sul litorale veneziano” organizzato dalla Commissione nazionale antimafia, della quale egli è consulente.
In quell’occasione Maurizio Dianese aveva detto: “Fino al 2008 la società è stata partecipata da una persona vicina al clan dei Casalesi, quindi comprando i loro prodotti il 30% dei nostri soldi lo abbiamo dato ai Casalesi”. Ora, a dicembre 2022, la querela arriva davanti al giudice di pace di San Donà di Piave (Venezia).
LA VICENDA – A Ossigeno per l’informazione Maurizio Dianese racconta: “Si tratta di una querela intimidatoria. Nella denuncia non viene smentito nulla di quanto ho detto, anche perché io ho riportato solamente un fatto facilmente verificabile su una persona che era socia dell’azienda. E’ un fatto, però non si può dire”. Insieme al suo avvocato, il giornalista ha esposto e argomentato questa circostanza in una memoria difensiva.
Il SINDACATO giornalisti del Veneto ha espresso solidarietà al collega con una nota: “Dianese è stato querelato dal titolare di un’azienda di Eraclea che fino al 2008 contava fra i suoi soci uno degli imputati nell’ambito dell’indagine sui Casalesi che nel 2019 ha portato all’arresto di una cinquantina di persone da parte della Direzione distrettuale antimafia di Venezia. Il processo è tutt’ora in corso e finora ha finora confermato l’impianto accusatorio” (leggi la nota integrale). Solidarietà a Dianese anche da Andrea Zanoni, consigliere regionale del PD Veneto, presidente della Commissione legalità (vedi qui).
OSSIGENO per l’informazione esprime solidarietà a Maurizio Dianese e a tutti coloro che come lui vengono querelati per diffamazione per aver raccontato, in pubblico, nel territorio in cui si verificano i fatti, gli intrecci politici e societari delle attività imprenditoriali in cui sono coinvolti esponenti della criminalità organizzata, secondo le risultanze dalle indagini e dei procedimenti giudiziari. Ossigeno si è già occupato di episodi analoghi e si augura che il giudice riconosca l’infondatezza e la temerarietà delle accuse. GB
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!