TAR annulla multa AGCOM di 1,5 mln € alla RAI per violazione del pluralismo
A causa di contestazioni diverse da quelle denunciate dai firmatari dell’esposto all’Autorità Garante per le Comunicazioni
OSSIGENO – 6 aprile 2021 – Il 29 marzo 2021 il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) del Lazio ha annullato la multa da 1,5 milioni di euro inflitta alla RAI, concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, il 14 febbraio 2020 dall’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) con una delibera di contestazione di alcune violazioni degli obblighi del contratto di servizio, riguardo al rispetto del pluralismo, dell’imparzialità e della completezza dell’informazione fornita attraverso le sue tre reti televisive generaliste.
La sentenza ha accolto il ricorso della concessionaria del servizio pubblico contro la multa rilevando problemi procedurali: la decisione dell’Autorità garante delle comunicazioni si sarebbe basata anche su fatti non elencati nella denuncia delle violazioni fatta dal Partito +Europa, dal Movimento 5 Stelle e dalla Federazione dei Verdi.
La multa era stata comminata dall’Agcom prima che fosse nominato il nuovo consiglio e il nuovo presidente dell’Autorità.
L’agenzia ANSA ha riferito che a giudizio del Tar “i rilievi sui quali è stata fondata la valutazione della violazione degli obblighi di servizio, e la conseguente applicazione delle misure previste dall’art. 48 comma 7 del Tusmar (Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici) che prevede diffida e sanzione pecuniaria, non coincidono con quelli contestati dai denuncianti, non solo perché sono più numerosi, ma anche in quanto ontologicamente e cronologicamente differenti rispetto a quelli sui quali si è sviluppato il contraddittorio procedimentale; alcuni di essi sono, peraltro, successivi alla contestazione e alle contro deduzioni della ricorrente”.
ASP
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Leggi il testo della delibera dell’AgCom in materia di pluralismo alla RAI
Leggi il testo della diffida dell’AgCom alla RAI in materia di pubblicità
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