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Palermo. Non diffamarono ex Assessore. 17 anni per stabilirlo
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La Cassazione ha confermato l'assoluzione della Corte d'Appello emessa dopo la condanna in primo grado
Diffamazione. Commento dell’avv. Di Pietro all’ordinanza della Consulta
Il coordinatore dell'Ufficio di Assistenza Legale Gratuita di Ossigeno ha evidenziato i punti salienti della decisione del 9 giugno 2020
Informazione politica. La critica è un diritto e comporta grande responsabilità
Giovanni Innamorati, cronista parlamentare dell’ANSA, commenta la sentenza della Cassazione che ha assolto Ezio Mauro e Giovanna Vitale
Pm di Palermo chiede i danni a un giornalista. Ossigeno assiste legalmente il cronista
Lorenzo Tondo, corrispondente del "Guardian, ha commentato alcune dichiarazioni rese in aula dal magistrato, che nega la circostanza
Perché nell’informazione politica il limite della verità è meno rigoroso
Un brano del ricorso con il quale l’avv, Paolo Mazzà ha chiesto e ottenuto che la Cassazione annullasse la condanna di Ezio Mauro e Giovanna Vitale per diffamazione a mezzo stampa
Diffamazione. Colpo di spugna della Cassazione dopo 2 condanne conformi
Assolti con formula piena e "senza rinvio" dopo 7 anni l'ex direttore di "Repubblica" Ezio Mauro e la cronista politica Giovanna Vitale
Diffamazione. Con le prime votazioni il Senato introduce norme punitive allarmanti
Cancella il carcere ma aumenta le multe di 20-40 volte e resuscita norme punitive del codice penale fascista e altre a protezione di politici e potenti
AUDIO. Carcere per diffamazione. La Corte Costituzionale ha rinviato di un anno
Per consentire al Parlamento di completare l'esame dei disegni di legge che prevedono l'abolizione della pena detentiva e un diverso bilanciamento dei diritti in gioco
E ora giù la maschera! La decisione della Consulta sul carcere per diffamazione
Il rinvio di un anno mette in mora il governo e il parlamento e costringe tutte le parti in causa a dire se sono veramente a favore dell'abolizione o fingono di esserlo
Carcere sì o no? Ora il Governo deve chiarire
La memoria depositata alla Consulta è un passo indietro rispetto al Parlamento e fino a prova contraria rispecchia la posizione dell'esecutivo