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Giornalisti minacciati. Altri 15 accertati da Ossigeno
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Fra il 18 giugno e il 15 luglio 2019 in Toscana, Sicilia ed Emilia Romagna. Leggi i nomi dei cronisti presi di mira e i dettagli di ciascun episodio.
13 violazioni molto probabili fra il 18 giugno e il 15 luglio 2019
A danno di giornalisti e blogger. I nomi e i dettagli degli episodi rilevati da Ossigeno per l’Informazione che li segnala alle istituzioni
In Sicilia assolto in appello l’editore di Centonove
Il fatto non sussiste, dicono i giudici. Non ci fu appropriazione indebita da parte di Enzo Basso. Da quell'accusa scaturì quella di bancarotta, poi l'arresto, il sequestro e la vendita all'asta della testata settimanale
Querele. Corrado Formigli e Rai non pagheranno 5 milioni alla Fiat
Lo ha stabilito definitivamente la Cassazione che ha rigettato il ricorso dell'azienda automobilistica (condannata a pagare le spese legali) avverso la sentenza d'Appello che assolveva il giornalista
Marco Benanti non diffamò Montante che chiedeva 100mila euro
Il tribunale ha respinto la richiesta dell'ex presidente di Confindustria Sicilia condannandolo al pagamento delle spese legali in favore del giornalista
Sicilia. Lirio Abbate assolto da querela assessore a Economia
Dopo sei anni: il fatto non sussiste. Il vice direttore de l'Espresso fu denunciato da Gaetano Armao per un articolo sul tetto stipendi
Carcere per diffamazione. Blogger di Trapani assolto in appello
Natale Salvo, gestore di Altratrapani, in primo grado era stato condannato a 80 giorni di reclusione per aver diffamato il webmaster del sito del Comune
Tutela legale. Raffaella Fanelli, mi sentivo piccola piccola, Ossigeno mi ha aiutato
Querelata per una intervista pubblicata su "La Repubblica" e assistita gratuitamente dai legali dell'Osservatorio, la giornalista ha ottenuto l'archiviazione.
Scandalo Monte Paschi. Assolto giornalista del Fatto Quotidiano
A febbraio del 2015, Davide Vecchi era stato accusato di trattamento…
Piacenza. Calcio scommesse. Last bet. Assolti i sette giornalisti
Avevano raccontato presunte telefonate che un dirigente sportivo avrebbe ricevuto dalla cosiddetta “banda degli Zingari”. Per il giudice il fatto non costituisce reato