Spoleto. Vipere, fatevi i fatti vostri! Cartello sulla porta di casa della giornalista
Intimidazione ad Antonella Manni del ‘Messaggero’ che ha presentato denuncia ai carabinieri. E’ la seconda volta in 4 anni. Dice: questo è il clima
OSSIGENO 5 dicembre 2021 – La mattina del 3 novembre 2021 a Spoleto (PG), la giornalista Antonella Manni, collaboratrice de ‘Il Messaggero’ edizione locale, ha trovato un cartello intimidatorio affisso con due puntine da disegno sul portone di casa. Parole offensive, inframmezzate da un rozzo disegno raffigurante un serpente, rivolte alla categoria giornalistica: “Giornalisti, infami, chiacchieroni, vere vipere, velenosi, “spoletini”, falliti, venduti”. Sul retro del cartoncino altre scritte: “Vipere velenose i giornalisti. Fateve li cazzi vostri spoletini falliti”. Antonella Manni ha presentato denuncia per diffamazione contro ignoti ai Carabinieri di Spoleto.
IL PRECEDENTE – Quattro anni fa (leggi) la giornalista, che si occupa prevalentemente di cronaca bianca e cultura, fu al centro di un episodio simile. “Questo è un segnale di chiara ostilità – racconta Antonella Manni a Ossigeno – contro di me. Anche il cartello che trovai affisso sulla porta di casa nel 2017 era minaccioso (“Signorina rosicapalle, rompere le palle, dove si vive, non va bene. Recepito!”). Questo è più generico, ma è altrettanto indicativo del clima di intolleranza che si vive dappertutto e che inquieta. Io abito nel centro storico di Spoleto. Intorno non ci sono negozi né telecamere. Tutti mi conoscono e sanno dove sto di casa. Per questo la polizia mi ha invitata a segnalare ogni evenienza sospetta”.
SOLIDARIETA’ – Ossigeno esprime solidarietà ad Antonella Manni e terrà l’attenzione su questa evidente intimidazione. Severa è stata la condanna del gesto dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, che ha espresso solidarietà alla giornalista: “Un atto gravissimo che colpisce per la seconda volta un collega di Spoleto (vedi su Ossigeno la storia del direttore di Tuttoggi.info Carlo Ceraso) e che si inserisce in un clima esacerbato e generalizzato di duro attacco e delegittimazione della stampa in tutta Italia”. LT
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