Spoleto. 50mila € per una vignetta satirica. No del giudice dopo 10 anni
Assolti il giornalista Carlo Ceraso e il regista Fabio Pinchi querelati da Giampiero Bocci. Hanno rinunciato alla prescrizione per arrivare alla sentenza
OSSIGENO 20 febbraio 2023 – Il 26 gennaio 2023 la giudice del Tribunale di Spoleto (Perugia) Maria Silvia Festa ha assolto con formula piena il regista dello spettacolo teatrale “La Rivista degli Studenti” Fabio Pinchi e il giornalista Carlo Ceraso, direttore di TuttOggi, giornale online che nel 2012 pubblicò la foto di una vignetta satirica riprodotta sui biglietti di ingresso al popolare spettacolo goliardico spoletino. Il disegno contestato raffigura l’allora sottosegretario agli Interni Giampiero Bocci, della formazione politica Margherita, insieme a due politici locali, con una banconota da 10 euro in mano e la scritta: “L’USI?”. Il riferimento era a Luigi Lusi, ex tesoriere della Margherita, il quale nel 2012 fu processato e condannato per appropriazione indebita e calunnia. Per quella vignetta Giampiero Bocci querelò il giornalista e il regista e chiese 50 mila euro di danni. La procura aveva chiesto la condanna a un anno di reclusione per Fabio Pinchi e a 6 mesi per Carlo Ceraso.
I FATTI – L’iter giudiziario è durato 10 anni superando i termini di prescrizione perché i due imputati hanno rinunciato ad avvalersene. Il biglietto con la riproduzione della vignetta uscì a dicembre 2012, a ridosso delle primarie del Pd, svolte per scegliere i candidati al Parlamento. In quelle primarie Bocci stravinse. Fu eletto in Parlamento e nominato sottosegretario del governo Letta, ma non ritirò la querela.
IL GIORNALISTA Carlo Ceraso, del quale Ossigeno si è più volte occupato (leggi) è stato assistito dall’avvocata Iolanda Caponecchi. “Sono soddisfatto – ha commentato – perché dopo tanti anni si è risolta a mia favore una vicenda giudiziaria che non sarebbe dovuta neanche iniziare, tanto è surreale e insussistente. La cosa più grave di questa storia è che il mio accusatore è un giornalista iscritto all’albo come me; dovrebbe sapere bene che cosa sono il diritto di cronaca, la libertà di espressione e la satira”.
OSSIGENO per l’informazione esprime soddisfazione per l’esito favorevole di un procedimento che, con la sua spropositata durata, dice quanto è faticoso e arduo per un giornalista vedere riconosciuta la correttezza del suo operato e per chiunque altro la facoltà di esprimere il proprio pensiero con la satira quando la satira riguarda un esponente politico. Congratulazioni dunque al giornalista Carlo Ceraso e al regista dello spettacolo Fabio Pinchi che per ottenere questa sentenza hanno rinunciato alla prescrizione, con la quale avrebbero potuto chiudere il processo da tempo evitando il rischio di dover pagare 50 mila euro di danni. LT
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