Solidarietà a Marilù Mastrogiovanni a processo per imputazione coatta
Ho spiegato perché le mie inchieste giornalistiche sono di interesse pubblico, sono preoccupata, dice la cronista
OSSIGENO 25 marzo 2024 – Aggiornato a ottobre 2024 il processo avviato a seguito di due imputazioni coatte contro la giornalista pugliese Maria Luisa (Marilù) Mastrogiovanni, direttrice del giornale investigativo “Il Tacco d’Italia”. È quanto deciso nell’udienza che si è svolta il 15 marzo presso la seconda sezione penale del Tribunale di Lecce.
Il processo riguarda due querele dell’ex sindaco di Casarano (Lecce) Gianni Stefano e di esponenti della giunta, avviato nel 2021 nonostante il Pm avesse chiesto l’archiviazione (leggi su Ossigeno).
Nel corso dell’udienza del 15 marzo la giornalista ha motivato, come in precedenti processi già archiviati o conclusi con la sua assoluzione, su cosa si basa la legittimità giornalistica delle sue inchieste sui rapporti tra la Sacra Corona Unita e alcuni amministratori locali, tra cui l’attuale sindaco di Casarano.
“Ho dovuto spiegare, quasi giustificare, come e perché ciò che ho scritto è di interesse pubblico. Sono preoccupata dallo svolgimento di questo processo” – ha commentato Marilù Mastrogiovanni. Ossigeno le ha rinnovato la solidarietà.
Dal 2005 Marilù Mastrogiovanni, come documentato dal Ossigeno, è stata colpita da numerose querele temerarie, da minacce, avvertimenti e attentati fisici, per i quali ha ricevuto solidarietà da suoi colleghi e da numerose associazioni, tra cui Assostampa Puglia, Fnsi, Sigfrido Ranucci. La giornalista ha pubblicato un post di ringraziamento (leggi). GPA
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