Senigallia. Giornalismo. Chi è Antigone oggi
Al Teatro La Fenice la discussione con il segretario dell’Osservatorio sul ruolo dell’informazione nella società moderna
Chi è oggi Antigone nel mondo dell’informazione? E’ la domanda centrale intorno alla quale a Senigallia ha ruotato il dialogo tra due giornalisti: Giulia Torbidoni e Giuseppe F. Mennella, segretario generale di Ossigeno per l’Informazione.
La discussione si è sviluppata venerdì 15 febbraio 2019, al centro del palcoscenico del Teatro La Fenice della città marchigiana, al termine della rappresentazione dell’Antigone di Sofocle, tragedia adattata in chiave contemporanea, e messa in scena dal Centro Teatrale Senigalliese. L’adattamento di Luigi Moretti e Adriano Ferri e la regia di Luigi Moretti si sono interrogati sul senso della giustizia e sul senso dell’etica nella società contemporanea. L’Antigone di Sofocle è vittima proprio dell’eterno conflitto tra la legge morale e la legge dello Stato, tra etica e potere.
Sul versante del giornalismo contemporaneo, la risposta alla domanda iniziale – chi è oggi Antigone nel mondo dell’informazione – è nelle migliaia di difficili vicende di giornalisti che hanno pagato per fare il proprio lavoro, nell’interesse dei cittadini, con minacce, intimidazioni, querele milionarie, paure e angosce personali, fino a perdere la vita. Sono ventotto i giornalisti italiani morti per mano di mafia, camorra, terrorismo o per documentare guerre e conflitti. I loro volti e i loro nomi compongono il Pannello della Memoria, che Ossigeno ha realizzato proprio perché non si perda la memoria dell’Antigone contemporanea. Copie del Pannello sono state donate da Mennella, a nome di Ossigeno, all’Associazione regionale “Antigone” e alla Compagnia Teatrale diretta da David Anzalone.
RED
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