Roma. Striscione con insulti sessisti a cronista del “Messaggero”
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Trovato a Roma presso lo stabilimento che stampa il giornale. La giornalista si occupa di cronaca legata al mondo della tifoseria
Il 22 febbraio 2018 uno striscione anonimo, minaccioso e offensivo (troia e spia della polizia ndr) è stato affisso a Roma, in zona Torre Maura, dove si trova lo stabilimento tipografico del Messaggero. La giornalista Alessia Marani, che segue fatti di cronaca della città di Roma, segue le vicende legate all’ordine pubblico e alle ordinanze per evitare la violenza negli stadi. La foto della striscione è immediatamente circolata sui social. All’arrivo della polizia, lo stesso era già stato rimosso. Lo striscione è al momento in possesso della Digos e gli investigatori stanno indagando negli ambienti del tifo organizzato.
“Ringrazio il Messaggero, la Federazione nazionale della stampa, il Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti e Stampa Romana per il sostegno ricevuto. Il fatto di aver ricevuto solidarietà da tutta la categoria mi fa sentire più forte e meno sola”, ha detto la giornalista a Ossigeno.
I PRECEDENTI NEL LAZIO – Dal 2011 a oggi, nel Lazio, Ossigeno ha rilevato 720 gravi violazioni della libertà di stampa e di espressione commesse con atti di violenza, illeciti o abusi nei confronti di altrettanti giornalisti, blogger, operatori video, foto reporter, editori, i cui nomi sono pubblicati nella Tabella dell’osservatorio (leggi). Nel 2017 sono stati aggiunti a questo elenco 141 nomi.
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