Roma. Acca Larentia, minacciate due croniste
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Da un esponente dell’estrema destra che poi ha colpito la telecamera. Solidarietà da categoria e politica
«Non puoi fare le riprese! Vuoi vedere che ti spacco la telecamera?», ha intimato Andrea Antonini, vicepresidente di Casapound alla giornalista Wendy Elliot e a una videomaker dell’agenzia di stampa LaPresse. Antonini ha colpito la telecamera, ma altri due manifestanti lo hanno trattenuto e fatto allontanare.
E’ accaduto il 7 gennaio 2020, davanti alla sede del Movimento sociale italiano di via Acca Larentia, durante la manifestazone organizzata per commemorare i due giovani attivisti del Fronte della Gioventù uccisi il 7 gennaio 1978 nello stesso luogo. Alla manifestazione, in strada, stavano partecipando centinaia di militanti di estrema destra che, quando è stato scandito il nome delle vittime, hanno inneggiato in coro gridando “Presente” alzando il braccio teso nel saluto romano.
SOLIDARIETA’ alle giornaliste è stata espressa dalla Fnsi e dalla Cpo del sindacato dei giornalisti (leggi), dall’Usigrai e da Giulia (leggi). Sull’episodio è intervenuto anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Andrea Martella esprimendo la propria vicinanza alle giornaliste (leggi).
PRECEDENTI – Un anno fa nella stessa ricorrenza, durante una commemorazione collettiva al cimitero romano del Verano, i giornalisti dell’ Espresso, Federico Marconi e Paolo Marchetti erano stati aggrediti e rapinati. Per quei fatti il leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino è sotto processo, accusato di aggressione e rapina. Ossigeno si è costituito parte civile. Federico Marconi e Paolo Marchetti (L’Espresso) sono difesi gratuitamente dal servizio assistenza legale di Ossigeno. La prossima udienza si terrà il 20 febbraio 2020.
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