Rocca di Papa. Ossigeno assiste il giornalista Sebastianelli querelato da assessore
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Il direttore del periodico “Il segno” si è opposto alla condanna per decreto penale – Andrà a processo a gennaio 2025 per far valere le sue ragioni
OSSIGENO 12 giugno 2024 – Lo Sportello Legale di Ossigeno per l’Informazione (leggi) ha deciso di sostenere le spese di giudizio del giornalista Andrea Sebastianelli, imputato in un processo penale per diffamazione a mezzo stampa nato dalla querela di un assessore del Comune di Rocca di Papa (Roma), il quale si ritiene danneggiato da un articolo di cronaca sulle vicende amministrative del territorio.
La difesa del giornalista è stata affidata all’avv. Andrea Di Pietro, coordinatore dello Sportello Legale di Ossigeno. Il processo si svolgerà innanzi al Tribunale Penale di Velletri. Il Giudizio è stato fissato con il rito immediato per il 20 gennaio 2025. Si va a processo perché il giornalista si è opposto al decreto penale con cui il 27 dicembre 2023 era stato condannato senza avere la possibilità di difendersi e far valere le sue ragioni.
Andrea Sebastianelli è il direttore della testata giornalistica Il Segno, un notiziario che racconta le vicende del territorio dei Castelli Romani e di Rocca di Papa in particolare.
La vicenda, come molte altre trattate da Ossigeno, mostra i tratti caratteristici delle querele pretestuose con cui anche funzionari e amministratori locali reagiscono alle cronache giornalistiche a loro sgradite. Spesso si fa ricorso a queste azioni legali in mancanza di sufficienti elementi a sostegno dell’accusa di diffamazione perché il cronista querelato deve stare più attento a quel che scrive.
Il processo ad Andrea Sebastianelli è nato da un articolo del 29 aprile 2023 in cui questo giornalista ha ricostruito le fasi della crisi politica che, alla fine di novembre 2022, ha fatto decadere la sindaca Veronica Cimino e la Giunta comunale di Rocca di Papa che guidava. L’articolo, fra l’altro, cita le dichiarazioni, mai smentite, della sindaca, pubblicate al momento della crisi da vari organi di stampa. Fra essi, il quotidiano Il Messaggero, in un articolo dal titolo: “Fermata perché combatto la corruzione”. Tra le altre cose, in quest’articolo la sindaca Veronica Cimino afferma: «Ho fatto il mio dovere, ho sempre detto che era fondamentale combattere, e alcune cose le ho denunciate alla Procura della Repubblica. Di fatto, chi denuncia si mette in una situazione scomoda. Mi aspettavo che mi facessero cadere». Dopo queste parole della Sindaca due assessori rassegnarono le dimissioni innescando una serie di altre dissociazioni che portarono alla crisi della Giunta comunale.
Uno dei due assessori dimissionari ha querelato Andrea Sebastianelli per diffamazione perché avrebbe offeso la reputazione dell’assessore comunale “accreditando nel pubblico dei lettori il convincimento che le dimissioni dalla carica di assessore avrebbero provocato la caduta dell’amministrazione Cimino per tutelare interessi clientelari illeciti”.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso degli equilibri politici all’interno dell’amministrazione comunale, secondo la ricostruzione di Andrea Sebastianelli è stata una vicenda che ruotava intorno alla mancata riscossione delle imposte dovute per l’uso del suolo pubblico. Il giornale Il Segno aveva trattato quest’argomento fin dal 2015, portando alla luce manchevolezze e truffe a danno del Comune, affermando che in occasione di manifestazioni pubbliche che prevedevano richieste di uso del suolo pubblico per installare degli stand, qualcuno riscuoteva la tassa rilasciando ricevute fasulle e non versava nelle casse comunali le somme riscosse. ASP
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