Reggio Emilia. Il caso della video cronista aggredita e condannata per uno schiaffo
Nel 2014 Ines Conradi, di TeleReggio, mentre riprendeva la scena di un incidente stradale, fu aggredita e ferita. Uno degli aggressori fu condannato. Un altro ha ottenuto la sua condanna dal giudice di pace
OSSIGENO 29 marzo 2022 – Raccontiamo la vicenda giudiziaria senza fine di Ines Conradi, video operatrice di TeleReggio, perché dice quanto può essere complicato e rischioso in Italia il lavoro dei cronisti che vanno in giro per documentare i fatti: rischioso perché lavorano in un clima di forte intolleranza verso i giornalisti, complicato perché la loro funzione pubblica, la legittimità del loro ruolo di fornitori di informazioni ai cittadini non è formalmente riconosciuta.
Questa video cronista è stata aggredita sette anni fa, il 19 ottobre 2014, a Tincana di Carpineti (RE) mentre riprendeva la scena di un incidente stradale (vedi Ossigeno). I familiari della persona coinvolta nell’incidente non volevano assolutamente essere ripresi, e hanno cercato di impedirlo passando a vie di fatto, nonostante si trovassero in un luogo pubblico.
Uno degli aggressori, Carlo Emore Severi attaccò la video cronista e la ferì con un coltellino da funghi, per impedirle di filmare l’auto con cui sua moglie era uscita di strada.
Sette anni dopo, nel 2021, il Tribunale di Reggio Emilia ha condannato questo aggressore a 4 mesi di reclusione (pena sospesa con la condizionale) per violenza privata. Lo ha inoltre condannato a versare un risarcimento danni e a pagare le spese processuali (leggi).
La figlia, Elisabetta Severi, che per impedire la ripresa aveva colpito bruscamente la telecamera impugnata da Ines Conradi, è stata processata insieme a lui, ma è stata assolta. Lei, subito dopo, ha citato per danni la cronista, accusandola di averla a sua volta aggredita, dandole uno schiaffo, a suo dire senza alcun motivo, mentre la cronista sostiene di aver reagito per difendersi in seguito al colpo sferrato contro la strumentazione che impugnava. Il 29 novembre 2021 la giudice di pace di Reggio Emilia Elisabetta Freddi ha dato ragione a Elisabetta Severi e ha condannato Ines Conradi a versarle un risarcimento.
L’ANTEFATTO – Il giorno dell’aggressione Ines Conradi era stata inviata da TeleReggio sul luogo di quell’incidente stradale, per inserire le immagini in un servizio del telegiornale. Ines Conradi era appena arrivata quando Elisabetta Severi si è avvicinata a lei e le ha intimato di non fare riprese affermando che quell’incidente “era una cosa privata”. E per impedire che la scena fosse inquadrata aveva bruscamente spostato la telecamera, rischiando di danneggiarla. L’operatrice si era difesa. La telecamera ha registrato la colluttazione fra le due donne fino all’arrivo del padre di Elisabetta Severi, che aveva alzato i toni in modo minaccioso. “Togliti dai piedi, togliti dai piedi o io ti ammazzo!”, aveva gridato. La frase è stata registrata dalla telecamera. Brandiva un coltello da funghi. Ines Conradi è stata ferita al fianco (video), e ha riportato un trauma facciale ed escoriazioni da arma bianca guaribili con 5 giorni di prognosi. Anche Elisabetta Severi si fece visitare e le fu diagnosticato un rossore a una guancia guaribile in un giorno.
LE SENTENZE – Immagini e audio della telecamera sono state esaminate dai RIS di Parma e acquisite nei due processi, nei quali Ines Conradi è stata rappresentata dall’avvocato Giuseppe Benassi, legale di TeleReggio. Quale parte civile nel procedimento penale contro l’aggressore Carlo Emore Severi, il Tribunale ha riconosciuto a Ines Conradi 3.000 euro di risarcimento. Invece nel processo civile promosso da Elisabetta Severi è stata condannata dalla giudice di pace Elisabetta Freddi, per percosse, a pagare 440 euro di multa, 1.500 euro di danni e 1.300 di spese legali della controparte. Il suo legale ha annunciato ricorso contro la sentenza di primo grado. Contattata dalla nostra redazione, Ines Conradi ha ringraziato Ossigeno che si è interessato alla sua vicenda, ritenendo questo episodio molto rappresentativo delle situazioni violente a cui i cronisti sono esposti durante lo svolgimento del loro lavoro. Ines Conradi ha preferito non fare nuovi commenti, rinviando a ciò che ha detto subito dopo la condanna (leggi).
IL DIRETTORE – Invece il direttore di TgReggio, Gabriele Franzini, testimone nei due processi, ha rilasciato una dichiarazione. “Ringrazio Ossigeno perché ha deciso di dare luce a questa vicenda, che ha davvero dell’incredibile. Mentre faceva il suo lavoro su suolo pubblico Ines è stata minacciata e aggredita con un coltello. Si è difesa con uno schiaffo e per questo dovrà pagare la figlia del suo aggressore. E’ un’idea di giustizia difficile da accettare”.
SOLIDARIETA’ – Ossigeno ha espresso la sua solidarietà a Ines Conradi e il suo apprezzamento per il sostegno legale e morale che TeleReggio continua a garantire a questa cronista. Ciò è doveroso, ma non accade spesso, soprattutto per i freelance e per coloro che non lavorano per le maggiori aziende editoriali. LT
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