Reggio Calabria. Due intimidazioni in 10 giorni a Klaus Davi
Prima un sasso lanciato sull’auto e un tentativo di aggressione mentre riprendeva una “centrale” della droga, poi un biglietto di minacce con proiettile
OSSIGENO 12 ottobre 2023 – Due intimidazione della criminalità organizzata in dieci giorni a Klaus Davi, il massmediologo che da anni documenta gli affari sporchi e le infiltrazioni della ‘ndrangheta nella vita pubblica in Calabria. A settembre scorso è stato lanciato un grosso sasso contro la sua macchina e hanno tentato di aggredirlo mentre realizzava un servizio sullo spaccio di droga a Reggio Calabria. Dopo qualche giorno rinvenuti nei pressi di una scuola elementare della città un biglietto minaccioso e un proiettile.
“Ma io non mi fermo, non ci devono essere zone franche dove lo Stato è soppiantato dalla criminalità “, ha commentato Klaus Davi, che ha presentato denuncia ai carabinieri per la tentata aggressione, mentre sul biglietto con il proiettile sta indagando la Squadra Mobile.
I FATTI – Nella notte di martedì 19 settembre quattro uomini hanno lanciato un grosso sasso sull’auto di Klaus Davi, colpendo la carrozzeria sul lato guida e mancando di poco il massmediologo, che si trovava all’interno. Klaus Davi era nel Rione Marconi, zona controllata dai clan rom affiliati alle cosche di Reggio Sud, e stava riprendendo una palazzina considerata una “centrale” della droga. Dopo aver lanciato il sasso sull’auto, gli uomini si sono diretti a piedi verso il veicolo. Klaus Davi, avendoli visti dallo specchietto retrovisore, ha ingranato la marcia ed è fuggito. La scena è stata ripresa dalle telecamere del giornalista. Tre settimane prima Klaus Davi era riuscito a filmare l’interno della palazzina-bunker, aveva ripreso diversi pusher intenti a spacciare e aveva denunciato alle forze dell’ordine l’attività illecita. Poi è tornato sul posto per vedere se il luogo fosse ancora chiuso e ha constatato che l’organizzazione era tornata operativa.
Neanche dieci giorni dopo, il 27 settembre, davanti a un istituto primario, alcuni genitori che avevano accompagnato i loro bambini a scuola hanno segnalato la presenza di un biglietto di minacce contro il massmediologo, corredato da un proiettile. Sul posto sono arrivati gli uomini della Squadra Mobile e della Scientifica, che hanno effettuato i rilievi e avviato le indagini visionando le telecamere della zona per individuare i responsabili.
KLAUS DAVI – “Prima le minacce sui social, poi le aggressioni, poi i manifesti con cui hanno tappezzato la città per due anni. Adesso anche le pallottole. C’è uno stillicidio di intimidazioni nei miei confronti – ha commentato Klaus Davi con Ossigeno. “E’ chiaro che quando tocchi un nodo nevralgico, i soldi, il business, vai a confliggere con la carne viva degli interessi delle organizzazioni criminali – continua il giornalista -. Lo spaccio di droga è il principale interesse. La “centralina” che monitoravo fattura sugli 80 mila euro al mese alle cosche più importanti. Smerciava a consumatori singoli e in franchising a chi poi la distribuiva in tutta la regione e in Sicilia. La mia denuncia ha rallentato i loro affari. Come confermato dal Questore di Reggio, ci sono indagini in corso. Forse le pallottole si riferivano a questo fatto. Forse la minaccia mi è stata lanciata approfittando del clima di tensione che si è creato. La campagna sui murales contro di me è stata sottovalutata. Era un segnale, perché fatta in zone significative; ad Archi, quartiere delle guerre di ‘ndrangheta, a Gallico, teatro di una faida importante, e sui muri della villa di Vincenzo Barreca, boss assassinato nel 2002. Mi auguro che le indagini facciano chiarezza.”
OSSIGENO per l’informazione esprime solidarietà a Klaus Davi. Ha già riferito altre minacce e intimidazioni che ha subito negli anni per le sue inchieste contro la criminalità organizzata, che lo espongono in prima persona al pericolo di ritorsioni. Ricordiamo che a giugno scorso a Ponticelli (Napoli) dove dominano i gruppi di camorra e dove il giornalista ha realizzato vari reportage, hanno squarciato le gomme della sua macchina (vedi Ossigeno).
IN CALABRIA da gennaio al 30 settembre 2023 Ossigeno ha segnalato minacce e intimidazioni nei confronti di 5 giornalisti e operatori dell’informazione. Dal 2012 ne ha segnalati 205. Il contatore dei giornalisti minacciati in Italia, avviato da Ossigeno nel 2006, il 30 settembre 2023 ha raggiunto quota 6912. I nomi sono nella Tabella dei minacciati consultabile online. LT
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