Reggio Calabria. Diffamò Paolo Borrometi su Facebook. Condannata in appello
Damiana Brandimarte aveva attaccato il giornalista sui social, definendolo “corrotto e colluso da qualcuno che lo paga per scrivere notizie e assurdità sulle persone”
OSSIGENO 16 luglio 2021 – La Corte d’Appello di Reggio Calabria ha condannato per diffamazione a mezzo stampa Damiana Brandimarte, la donna querelata dal giornalista Paolo Borrometi per i post offensivi da lei pubblicati su Facebook a commento dei suoi articoli sulla faida di Gioia Tauro (RC) tra il clan Brandimarte, ritenuto ‘ndrina autonoma collegata alla cosca Molè-Piromalli, e quello dei Priolo (leggi)
La donna aveva definito Paolo Borrometi “corrotto e colluso da qualcuno che lo paga per scrivere notizie e assurdità sulle persone”. Fra l’altro, il giornalista aveva scritto chesecondo gli inquirenti il movente dell’omicidio di Vincenzo Priolo, marito di Damiana Brandimarte, ucciso nel 2011 a Gioia Tau ro da Vincenzo Perri, sarebbe da cercare nella gestione del traffico di droga e non nella crisi matrimoniale tra i due giovani, come si voleva far credere.
Ossigeno si è già occupato di altre minacce e offese a Paolo Borrometi dalla figlia del boss della ‘ndrangheta Michele Brandimarte, ucciso in provincia di Ragusa a dicembre 2014 (vedi).
LT
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