Reggio Calabria. Altre scritte minacciose contro Klaus Davi
Sul muro della rotonda all’imbocco dell’autostrada del Mediterraneo. Lui dice: mi preoccupa la loro serialità
OSSIGENO 21aprile 2023 – “Klaus Davi uomo di merda”. Questa scritta contro il massmediologo è stata vergata su un muro della rotonda di Gallico, zona nord di Reggio Calabria, all’imbocco dell’autostrada del Mediterraneo. Accanto all’insulto, hanno aggiunto “morite infami!” (leggi). Apparsa all’inizio di aprile 2023, la scritta è il rifacimento di una precedente di oltre un anno fa. In origine vi si leggeva “Klaus Davi Uomo di Pace”, in riferimento al soprannome del defunto boss di ‘ndrangheta Giovanni Tegano. Nella nuova versione la parola “pace” è stata coperta con un manifesto che annunciava l’evento religioso della passione di Cristo, seguito dal sostantivo “merda”. Altri episodi simili hanno avuto come obiettivo il giornalista, che da anni realizza inchieste sulla ‘ndrangheta (vedi Ossigeno).
IL COMMENTO – “Sono preoccupato perché le scritte contro di me sono diventate seriali – racconta Klaus Davi a Ossigeno -. Sono cominciate proprio a Gallico. ‘Klaus Davi uomo di pace’ parafrasava il nome del boss Giovanni Tegano, di cui ho seguito le vicende, poi ad Archi mi hanno definito ‘cornuto’. In un quartiere che è il cuore della ‘ndrangheta, assume un tono inquietante. A Bocale, sulla villa di Vincenzo Barreca, boss assassinato nel 2002, con lo spray verde hanno scritto ‘qui ci sono gli uffici di Klaus Davi’. Adesso di nuovo a Gallico, con questa manipolazione in cui mi si chiama uomo di merda, infame e mi si augura la morte. Chi le fa, a chi si rivolgono? Sono solo ragazzini? E chi li manda? Non ho fatto denuncia, è la quarta o la quinta scritta, ma io non so dove sia lo Stato, che cosa faccia. Forse è molto occupato con altre cose, con questioni di palazzo” -, conclude il giornalista.
IN CALABRIA Ossigeno ha segnalato 1 giornalista minacciato da gennaio a marzo 2023 e 201 in totale dal 2012. Il contatore di Ossigeno segna 6632 giornalisti minacciati in Italia dal 2006 ad oggi. I loro nomi sono nella Tabella dei minacciati consultabile online.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!