Reagire alle querele. Proposte ed esempi al convegno di Ossigeno
Le controquerela, l’impunità in Italia per i crimini contro i giornalisti, le proposte di legge sulla diffamazione
OSSIGENO 27 ottobre 2023 – I singoli giornalisti querelati potrebbero fare qualcosa di più contro le querele pretestuose che li colpiscono? Certamente sì. Potrebbero fare controquerele per calunnia, com’è possibile in alcuni casi: quando il querelante, oltre ad agire legalmente in modo pretestuoso, accusa falsamente. In realtà in questi casi il querelante dovrebbe essere processato d’ufficio, ma accade di rado, nonostante gli esempi non manchino, perciò una reazione più attiva dei giornalisti querelati sarebbe necessaria.
Come vanno le cose in Italia? Lo ha spiegato l’osservatorio non governativo Ossigeno per l’informazione il 27 ottobre 2023 a Roma, durante il convegno/corso di formazione “Chi fermerà le querele pretestuose contro i giornalisti?”, organizzato insieme all’Ordine dei Giornalisti del Lazio presso la Casa del Jazz, in viale di Porta Ardeatina 55. Ha annunciato che lo Sportello di assistenza legale di Ossigeno, attivo ormai da oltre otto anni, è a disposizione dei giornalisti querelati che vogliono valutare se il possono reagire con una controquerela o in altro modo. Leandro Salvia ha raccontato il suo caso di giornalista querelato, prosciolto e autore di una querela per calunnia contro il querelante che lo ha accusato in malafede. Il giornalista Carlo Ceraso ha testimoniato l’evoluzione del suo caso, che mostrato come in casi simili a quello di Leandro Salvia la procura può promuovere d’ufficio il processo per calunnia contro il querelante. Nel caso di Carlo Ceraso è stato condannato un banchiere,
Il convegno, indetto per celebrare la Giornata internazionale dell’Onu per mettere fine all’impunità per i reati contro i giornalisti, che ricorre il 2 novembre, è stata l’occasione per rendere noti i più recenti dati di Ossigeno per l’informazione sull’impunità per chi minaccia i giornalisti: nel 2022 è stata del 92% dei casi. Considerando che nel 2019 si attestava sul 96,7% , c’è stato un lieve miglioramento (di 4,7 punti percentuali), ma l’impunità rimane ancora altissima.
Il convegno ha discusso anche delle misure legislative in cantiere in Italia e in Europa per porre un freno alle querele pretestuose: cambiare le norme. In queste settimane sono in discussione i disegni di legge n. 81, n. 95, n. 466, n. 573, n. 616, in materia di diffamazione a mezzo stampa e delle proposte di modifica chieste dall’Ordine dei Giornalisti e dal sindacato dei giornalisti e di quelle proposte da Ossigeno per l’informazione, che ha inviato un parere alla Commissione Giustizia del Senato. Fra le altre cose, Ossigeno propone la depenalizzazione del reato di diffamazione, una ridefinizione della fattispecie per distinguere fra diffamazione dolosa e colposa e una sanzione specifica per chi abusa manifestamente del diritto di querela e di citazione in giudizio. GB
(Ossigeno diffonderà un resoconto più completo dopo la conclusione del convegno e lo pubblicherà su www.ossigeno.info)
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