Rapporto Ossigeno 2024/1a parte. In Italia 516 giornalisti minacciati. Come, dove e da chi
E’ la punta dell’iceberg – Chi sono – Le regioni con più minacce – La pressione intimidatoria – L’oscuramento delle notizie
OSSIGENO 20 marzo 2025 – Nel 2024 Ossigeno per l’Informazione ha rilevato in Italia 516 intimidazioni e minacce nei confronti di altrettanti giornalisti, blogger e altri operatori dei media e le ha rese note una per una, segnalandole come violazioni del diritto di informazione (264 accertate e 262 molto probabili). Le intimidazioni sono state attuate, tre volte su quattro con avvertimenti di vario tipo (insulti, scritte offensive, post sui social), per il 15% dalla criminalità, per il 21% dal mondo politico-istituzionale e per il 25% dal mondo calcistico. Il 22% delle intimidazioni è stato eseguito con querele temerarie e altre azioni legali pretestuose (SLAPPS) provenienti per la metà da politici e amministrazioni pubbliche. Due intimidazioni su tre sono avvenute in sole 5 regioni: Lazio (16%), Veneto (15%), Sicilia e Lombardia (11%), Liguria (9%). Invece Liguria, Veneto e Umbria sono le regioni con la pressione intimidatoria più alta, in base alla percentuale dei minacciati rispetto al numero dei giornalisti in attività.
Questi dati, oltre a descrivere le difficoltà e le sofferenze di molti giornalisti italiani che trattano verità scomode, dicono che nel 2024 le intimidazioni e le minacce ai giornalisti sono continuate senza alcuna attenuazione, confermando di essere un fenomeno endemico radicato, una malattia che continua a svilupparsi, che in assenza di contromisure continua a colpire un grande numero di soggetti e a oscurare molte notizie di pubblico interesse.
I 516 minacciati nel 2024 di cui Ossigeno dice i nomi e documenta le vicissitudini sono sola punta dell’iceberg. Di fronte a un fenomeno di così vaste proporzioni, la cui documentazione richiederebbe risorse ben più grandi di quelle disponibili, Ossigeno si era prefisso di documentarne 500, come l’anno precedente, per avere un campione oggettivo e rappresentativo delle modalità con cui avvengono le intimidazioni in Italia.
Di seguito si indicano le più significative tendenze emerse dal monitoraggio.
L’OSCURAMENTO DELLE NOTIZIE – Molte informazioni giornalistiche circolano senza difficoltà in Italia. Ma molte altre che dovrebbero circolare altrettanto liberamente vengono oscurate a causa di intimidazioni, minacce e ritorsioni ingiustificabili nei confronti di chi le pubblica. Le notizia più oscurate sono proprio quelle sui giornalisti che subiscono intimidazioni, minacce, azioni legali pretestuose, che temono per la propria sicurezza personale ed economica per aver semplicemente esercitato legittimamente il diritto di cercare e pubblicare notizie e opinioni su fatti di pubblico interesse. Il monitoraggio eseguito dall’Osservatorio Ossigeno per l’informazione porta alla luce proprio questa triste realtà oscurata dai notiziari giornalistici.
Il CONTATORE dei giornalisti minacciati in Italia tiene il conto dei giornalisti minacciati in Italia, secondo le rilevazioni di Ossigeno. Il primo gennaio 2006 segnava zero. Il 1 gennaio 2025 ha raggiunto quota 7555 . Nel 2023 Ossigeno ha documentato i casi di 500 giornalisti minacciati. Nel 2022 ne ha documentato 721.
Il monitoraggio del 2024 conferma che l’Italia, sulla base dei dati disponibili, rimane il paese europeo con più giornalisti minacciati, con più giornalisti sotto scorta e protetti dalle forze dell’ordine con altre forme di tutela.
Giornalisti minacciati in Italia | |
Nel 2024 | 516 |
Nel 2023 | 500 |
Nel 2022 | 721 |
Vedi andamento del Contatore dei giornalisti minacciati dal 2006 a oggi
NUMERO DI EPISODI – Ogni episodio di intimidazione o minaccia può colpire uno o più giornalisti. Gli episodi censiti nel 2024 sono stati 197. Di essi 99 sono stati giudicati violazioni del diritto di informazione”molto probabili”. Gli altri 98 episodi sono stati invece verificati con il Metodo Ossigeno e giudicati violazioni del diritto di informazione “accertate”. Da questo campione di 98 episodi Ossigeno ha ricavato le percentuali delle varie modalità di intimidazione e gli altri dettagli descritti di seguito che fanno capire quali sono le tipologie più ricorrenti, da chi provengono le minacce, in quali territori si verificano con maggior frequenza e come cambiano le varie proporzioni.
TIPI DI INTIMIDAZIONI – Dal 2012 gli avvertimenti e l’abuso di azioni legali intimidatorie sono le minacce più frequenti rivolte ai giornalisti (Vedi andamento).
In particolare, nel 2024 i giornalisti sono stati colpiti soprattutto da avvertimenti (68%), raddoppiati rispetto al 2023. Si tratta per lo più di insulti, scritte offensive, minacce social. Gli avvertimenti provengono dall’ambiente calcistico (25%) e da sconosciuti (25%), da politici o rappresentanti delle istituzioni pubbliche (21%), da privati cittadini (15%) o dalla criminalità (15%).
Tra le azioni violente, a fronte dell’aumento degli avvertimenti si registra un calo di aggressioni e danneggiamenti. Al secondo posto (22%) tra le tipologie di minacce ci sono le cause legali promosse strumentalmente per impedire la partecipazione pubblica, quelle che a livello europeo sono chiamate Slapp (Strategic Lawsuites Against Public Partecipation), in calo rispetto agli ultimi due anni (si attestavano al 34% nel 2023, al 41% nel 2022). La metà di queste (53%) sono mosse da rappresentanti delle istituzioni pubbliche, soprattutto sindaci, assessori e consiglieri comunali (61%). Tra queste, le querele per diffamazione sono le più frequenti, seguite dalle citazioni per danni.
TIPOLOGIA DEGLI ATTACCHI | Nel 2024 | Nel 2023 | |
AZIONI VIOLENTE | Aggressioni | 5% | 13% |
Avvertimenti | 68% | 36% | |
Danneggiamenti | 4% | 5% | |
ABUSO AZIONI LEGALI (SLAPPs) | 22% | 34% | |
OSTACOLATO ACCESSO INFORMAZIONE | 1% | 12% | |
tot | 100% | 100% |
Tipo attacchi | ABUSO DI AZIONI LEGALI | Nel 2024 |
Querela pretestuosa | 47,37% |
Citazione per danni strumentale | 22,81% |
Sequestro documenti e strumenti lavoro | 17,54% |
Abusi del diritto | 10,53% |
Querela pretestuosa da magistrato | 1,75% |
Totale generale | 100% |
PROVENIENZA MINACCE | AVVERTIMENTI 2024 | % |
Ambiente calcistico | 25% |
Istituzioni pubbliche | 21% |
Criminalità | 15% |
Sociale | 15% |
Sconosciuta | 25% |
Tot | 100% |
PROVENIENZA MINACCE | ABUSO AZIONI LEGALI (SLAPPs) 2024 | % |
Criminalità | 6% |
Imprenditoriale | 12% |
Sociale | 26% |
Istituzioni pubbliche | 53% |
Mediatica | 3% |
Tot | 100% |
MINACCE DI GENERE – In Italia se sei una giornalista sei due volte bersaglio, come donna e come operatrice dell’informazione. Nel 2024 le giornaliste minacciate sono il 26% del totale. Erano il 24% nel 2023, il 25% nel 2022, il 27% nel 2021. Tra le donne, le operatrici dell’informazione vittime di minacce di genere (ad esempio: manifestazioni di odio, insulti sessisti, aggressioni fisiche) sono il 35%. Di queste, l’80% proviene dall’ambiente clacistico, si attestava al 40% nel 2023. Leggi l’approfondimento sulle minacce di genere
Giornalist* Minacciat* | Confronto 2024-2023 | Nel 2024 | Nel 2023 |
Uomini | 74% | 76% |
Donne | 26% | 24% |
Tot. | 100% | 100% |
CHI MINACCIA – Nel 2024 si registra un aumento delle minacce provenienti da esponenti pubblici: politici nazionali o locali, soprattutto amministratori locali come sindaci e assessori comunali che ricorrono all’abuso di querele per diffamazione allo scopo di mettere a tacere i cronisti o minacciano denuncia (nel 53% dei casi – vedasi dettaglio Tipo attacchi), oppure offendono, screditano e insultano. Seguono le minacce di origine sociale, mosse soprattutto da privati cittadini. Rilevante la provenienza sconosciuta degli attacchi (21%). In calo la matrice mafiosa o di altri ambienti criminali (4%). Seguono, la provenienza dal mondo imprenditoriale (4%) e mediatico (1%).
PROVENIENZA MINACCE | Confronto 2024 – 2023 | Nel 2024 | Nel 2023 |
Istituzioni pubbliche | 35,08% | 29% |
Sociale | 34,30% | 37% |
Sconosciuta | 21,32% | 11% |
Imprenditoriale | 4,46% | 7% |
Criminale | 4,26% | 13% |
Mediatica | 0,58% | 3% |
Tot. | 100% | 100% |
DOVE AVVENGONO – Le regioni con il numero più alto di minacciati sono: Lazio (16%) e Veneto (15%), Sicilia e Lombardia (11%), Liguria (9%). I territori dove, invece, la pressione intimidatoria è più alta – dove cioè rispetto al numero dei giornalisti presenti è più alta la percentuale dei minacciati – sono: Liguria, Veneto e Umbria.
DOVE AVVENGONO LE MINACCE | Confronto 2024-2023 | 2024 | 2023 |
Lazio | 16,14% | 31% |
Veneto | 14,96% | 6% |
Sicilia | 11,42% | 16% |
Lombardia | 11,42% | 4,08% |
Liguria | 9,45% | 0,31% |
Emilia-Romagna | 7,09% | 9% |
Toscana | 5,91% | 3,45% |
Puglia | 5,51% | 4,39% |
Calabria | 5,51% | 4,08% |
Campania | 4,72% | 14% |
Umbria | 3,94% | 2,51% |
Piemonte | 2,36% | 0,00% |
Molise | 0,79% | 0,00% |
Basilicata | 0,39% | 0,31% |
Abruzzo | 0,39% | 0,31% |
Valle d’Aosta | 0% | 0,31% |
Friuli-Venezia Giulia | 0% | 1,25% |
Sardegna | 0% | 3,00% |
Tot. | 100% | 100% |
PRESSIONE INTIMIDATORIA | Confronto 2024-2023 | Tasso 2024 | Tasso 2023 |
Liguria | 100 | 5 |
Veneto | 77 | 40 |
Umbria | 62 | 48 |
Sicilia | 59 | 106 |
Calabria | 52 | 52 |
Lombardia | 51 | 23 |
Molise | 28 | |
Puglia | 27 | 27 |
Emilia-Romagna | 25 | 38 |
Lazio | 15 | 41 |
Basilicata | 10 | 10 |
Campania | 9 | 35 |
Piemonte | 8 | |
Toscana | 7 | 5 |
Abruzzo | 4 | 4 |
Friuli-Venezia Giulia | 0 | 16 |
STORIE – I nomi e le storie dei minacciati sono disponibili online e in forma gratuita nella sezione Minacce e Intimidazioni del sito web dell’Osservatorio.
In particolare, in questo rapporto si segnalano le seguenti:
Campania. La polizia tutela il cronista Vincenzo Iurillo del ‘Fatto’
Faenza. Blogger querelata per le critiche ai progettisti del quartiere alluvionato
Manfredonia. Lucia Piemontese, non mi faccio spaventare, continuo a scrivere
Palermo. Body shaming contro una conduttrice tv
Calabria. Il caso del cronista Orofino intercettato con un trojan
Roma. Tre cronisti fermati dalla Digos
Padova. Cronista fermato per quattro ore dalla Polizia
Potenza. Archiviata querela del Vescovo per vignetta su caso Elisa Claps
VEDI la sezione Dati
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