R. Emilia. Cameraman aggredito su scena incidente lavoro. Poi le scuse in tv
Ossigeno ha espresso solidarietà a Simone Incerti e ha condiviso la sua denuncia e sollecitazione di un protocollo di sicurezza per gli operatori
OSSIGENO 6 giugno 2024 – Un cameraman di Telereggio, Simone Incerti, il 5 marzo a Mancasale (Reggio Emilia) è stato preso a pugni e a calci nel costato dal figlio di un artigiano morto in un incidente sul lavoro. L’operatore si trovava sul luogo dell’incidente e stava filmando la scena per la sua tv. Dopo l’aggressione si è fatto medicare al pronto soccorso. Il cameraman e Telereggio hanno denunciato l’aggressore accusandolo di furto e danneggiamento del cellulare e di aver causato lesioni. Dopo l’episodio l’aggressore si è scusato pubblicamente e ha offerto un risarcimento. Di conseguenza le denunce sono state ritirate. Ma così non si può più lavorare, ha commentato il cameraman. Ossigeno ha espresso solidarietà a Simone Incerti e condivide la sua denuncia e la sua sollecitazione di un protocollo di sicurezza per chi fa il suo lavoro.
I FATTI – Simone Incerti, quando era già risalito sulla sua auto per andare via, è stato colpito con due pugni al volto che hanno rotto i suoi occhiali ed è stato raggiunto da due calci al costato. L’uomo gli strappato il cellulare dalle mani, e lo ha fatto a pezzi lanciandolo in strada. Ha anche preso a calci la vettura e ha rotto lo specchietto retrovisore sinistro. Il cameraman è riuscito a ingranare la marcia e ad allontanarsi. E’ tornato poco dopo per recuperare il suo badge. Non ha trovato il cellulare. Al pronto soccorso sono state riscontrate varie contusioni che hanno richiesto approfondimenti diagnostici. Il cameramen e Telereggio hanno presentato due distinte denunce.
SIMONE INCERTI – “Da qualche tempo – dice il cameraman di Telereggio a Ossigeno -, per chi come me filma e raccoglie informazioni per la strada la situazione è diventata molto pericolosa. Si dovrebbe fare qualcosa per garantire la nostra sicurezza personale. Se ne parla. Ma non si prendono gli opportuni provvedimenti. Questa aggressione è stata per me una cosa molto forte. In quei momenti, lo confesso, non ho capito più niente. Non sono riuscito neanche a difendermi”.
“Ci vorrebbe più tutela, si dovrebbe dare un messaggio chiaro per fare capire a tutti che anche noi cameraman facciamo parte della filiera dell’informazione e meritiamo rispetto e protezione. Ci succede tutti i giorni di rischiare l’aggressione. Così non si può più andare avanti. Le forze dell’ordine fanno quello che possono, ma non riescono a coprire tutte le situazioni”.
LE SCUSE – “Sono contento che il mio aggressore alla fine abbia capito di avere sbagliato – conclude Simone Incerti -. Mi ha chiesto scusa pubblicamente in tv. Ci siamo stretti la mano. Ho accettato le sue scuse di buon grado. Naturalmente risarcirà i danni fisici e materiali che ha provocato con il suo comportamento. Per questo motivo io e Telereggio abbiamo deciso di ritirare le denunce penali”.
Ordine e sindacato dei giornalisti dell’Emilia Romagna hanno espresso solidarietà a Simone Incerti. “Questo nuovo episodio si inserisce in un clima di odio nei confronti del mondo dell’informazione, come se la responsabilità dei fatti fosse dei giornalisti e degli operatori – dicono in una nota congiunta-. I giornalisti sono invece il baluardo della democrazia, lo strumento che consente l’attuazione dell’articolo 21 della nostra Costituzione, che sancisce il diritto dei cittadini a essere informati”. LT
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