Querele. Il punto sull’assistenza legale gratuita di Ossigeno
In un VIDEO tutti i temi, le relazioni, le cifre e le testimonianze del convegno “Le notizie in tribunale”
OSSIGENO 8 dicembre 2023 – In Italia i giornalisti aggrediti, minacciati, colpiti da querele con lo scopo di essere zittiti sono migliaia ogni anno e devono affrontare situazioni difficili, soprattutto per quelli che hanno basso reddito e non possono contare per queste cose sull’editore che pubblica i loro articoli.
Per aiutarli, Ossigeno ha creato lo Sportello di Assistenza Legale (vedi cos’è) che in nove anni ha aiutato 80 di loro a difendersi in tribunale e a rompere l’isolamento che li indebolisce ed è spesso un corollario e un effetto dell’intimidazione legale.
Il 6 dicembre 2023, a Roma, Ossigeno ha fatto un bilancio pubblico di questa attività nel convegno/corso di formazione di tre ore dal titolo “Le notizie in tribunale”, organizzato in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti del Lazio e Fondazione Musica per Roma, a cui ha partecipato, in collegamento da Londra, Carlos Gaio, presidente dell’associazione senza fini di lucro Media Defence, che sostiene finanziariamente lo Sportello Legale di ossigeno e sostiene la difesa legale di giornalisti di 117 Paesi del mondo.
Hanno partecipato ai lavori circa 200 giornalisti (cento registrati attraverso la piattaforma per la formazione dell’Ordine dei Giornalisti) in presenza, su Zoom e sul canale Youtube di Ossigeno, dove è possibile rivedere l’intero convegno. Durante i lavori sono stati diffusi 11 post su Facebook e 33 su X che hanno raggiunto cinquemila utenti social.
VIDEO – rivedi il convegno Le notizie in tribunale
TESTIMONIANZE – Cinque giornalisti che hanno ricevuto da Ossigeno assistenza legale gratuita o contributi in denaro (bonus) a parziale copertura delle spese legali per la loro difesa fornita da avvocati di fiducia hanno portato la loro testimonianza al convegno: Lorenzo Tondo, corrispondente del quotidiano inglese The Guardian (in collegamento da Tel Aviv), querelato da un magistrato; Stefania Limiti, autrice del libro-inchiesta Doppio livello, processata per aver rifiutato di rivelare l’identità di una sua fonte fiduciaria; Federico Marconi, collaboratore Report Rai3 e Il Domani, aggredito nel 2019 da un gruppo di estrema destra; Roberto La Pira (collegato da Milano), direttore del Fatto Alimentare, sui cui pende una richiesta di risarcimento di un milione e mezzo di euro; Pierelisa Rizzo, (collegata da Enna), corrispondente dell’Ansa pluri-querelata da un prete accusato di pedofilia che è imputato in un processo a porte chiuse.
L’ospite d’onore Carlos Gaio ha sottolineato che il problema delle querele pretestuose o temerarie, conosciute a livello europeo come SLAPPs, è presente in tutto il mondo, ma in Italia è una minaccia significativa da parte di chi detiene qualche potere e colpisce i giornalisti che si occupano di vicende scomode come la corruzione, ma anche chi fa vignette satiriche.
Le intimidazioni ai giornalisti per via legale o con metodi violenti, hanno ricordato il presidente di Ossigeno, Alberto Spampinato, e il segretario, Giuseppe F. Mennella, hanno un’ampia rilevanza sociale. Esse colpiscono direttamente i giornalisti e indirettamente tutti i cittadini, che vengono privati di informazioni di loro interesse. Perciò contro queste intimidazioni dovrebbero schierarsi non soltanto i giornalisti ma tutte le persone.
In realtà ciò non avviene. Giornali, notiziari radio-tv, politica non danno la dovuta attenzione al problema e non vengono adottate contromisure che sarebbero necessarie e possibili. “Con il lavoro di monitoraggio e di sensibilizzazione di Ossigeno noi – ha sottolineato Alberto Spampinato – siamo riusciti a far arrivare le nostre proposte per fermare le querele temerarie fino in Parlamento, dove però manca la volontà politica necessaia per approvarle. In attesa di tempi migliori noi abbiamo ritenuto opportuno creare questo Sportelo di Assistenza Legale perché le vittime delle querele temerarie e intimidatorie non possono aspettare. La nostra non è la soluzione del problema, è soltanto un’esperienza pilota che, oltre ad aiutare persone in carne e ossa in condizioni di comprovate difficoltà e come. Noi, a causa delle limitate risorse riusciamo d aiutare legalmente solo poche decine di persone. Ma sviluppando la solidarietà e creando una rete di assistenza più vasta, si potrebbero aiutare tutti i cronisti messi in difficoltà dall’uso spregiudicato e scorretto della giustizia da parte di querelanti che prendono di mira chi legittimamente pubblica notizie sgradite”.
Anche in questa legislatura, come nelle cinque precedenti, il Parlamento discute modifiche alle norme in materia di diffamazione a mezzo stampa. Alcune modifiche sono migliorative, altre negative o deludenti. Fra gli emendamenti migliorativi al testo del senatore Alberto Balboni (FdI), Giuseppe Mennella ha segnalato quelli presentati dalle opposizioni, “che hanno scarsa possibilità di essere approvati – ha precisato – ma è giusto parlarne perché per la prima volta abbiamo un cambio di passo nel tentativo di bilanciare il diritto alla reputazione e il diritto dei cittadini a essere informati”.
L’avvocato Andrea Di Pietro, coordinatore dello Sportello Legale, ha accennato alle nuove direttive europee in via di approvazione a Bruxelles: “In ambito europeo la direttiva anti SLAPPs, con l’azione di early dismissal, dovrebbe consentire di stroncare sul nascere dal giudice la causa civile e insieme di far condannare l’attore di causa temeraria a risarcire il danno e le spese legali al giornalista”.
Guido D’Ubaldo ha portato il saluto dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, di cui è presidente, elogiando le iniziativa di Ossigeno a sostegno dei cronisti intimiditi, e dicendo che ormai Ossigeno ha così creato una vera e propria comunità di giornalisti che condividono idee, analisi e uno spirito di solidarietà. E’ una comunità che abbraccia tutta Italia, che ha cominciato a formarsi oltre dieci anni fa e che è molto apprezzata.
Gli organizzatori hanno dato appuntamento per altri convegni sullo stesso tema che si svolgeranno nel 2024 per approfondire i temi, ascoltare altre testimonianze e “storie di ordinaria censura, per mettere a confronto idee e proposte utili a rafforzare la solidarietà ed estendere la rete di difesa legale gratuita dei giornalisti italiani. LT – GPA
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