Querele. Corrado Formigli e Rai non pagheranno 5 milioni alla Fiat
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Lo ha stabilito definitivamente la Cassazione che ha rigettato il ricorso dell’azienda automobilistica (condannata a pagare le spese legali) avverso la sentenza d’Appello che assolveva il giornalista
Il giornalista Corrado Formigli e la Rai non dovranno risarcire la Fiat per cinque milioni di euro, come aveva stabilito una sentenza del Tribunale. La vicenda giudiziaria si è chiusa definitivamente con questo esito a otto anni dalla trasmissione televisiva contestata. La parola fine è stata posta dalla Corte di Cassazione che non ha accolto il ricorso dell’azienda automobilistica avverso la sentenza della Corte d’Appello di Torino, riconoscendo a Formigli il corretto esercizio del diritto di critica. La Corte torinese, nel 2013, aveva assolto il giornalista e la Rai dall’accusa di diffamazione. Lo ha riferito il 7 giugno 2018 Il Fatto Quotidiano (leggi).
In primo grado Formigli e l’azienda televisiva erano stati condannati a versare cinque milioni di euro di risarcimento alla Fiat per un servizio andato in onda il 2 dicembre 2010 durante la trasmissione Annozero. Nel servizio il giornalista metteva a confronto l’Alfa Romeo Mito con altre due autovetture facendo emergere alcune carenze dell’automobile italiana rispetto alle concorrenti straniere.
La Cassazione ha inoltre condannato la Fiat a rifondere alla Rai e a Formigli le spese legali, stabilite complessivamente in quarantamila euro, più accessori di legge.
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