Proteste violente contro il green pass, i giornalisti scelti come bersagli. Dieci esempi
Dal mail bombing ai messaggi audio con minacce: una esemplificazione dei casi di violenza durante le manifestazioni di agosto 2021 contro il green pass
OSSIGENO 16 settembre 2021 – Da fine luglio, ogni sabato e domenica migliaia di persone scendono nelle piazze italiane per protestare contro l’introduzione del green pass. I cori di protesta scanditi in queste occasioni sono rivolti contro il Presidente del Consiglio Mario Draghi, il Ministro della Salute Roberto Speranza, i virologi ospitati in tv e immancabilmente i giornalisti che partecipano alle manifestazioni per raccontare ai lettori e spettatori che cosa succede nelle piazze, che cosa dicono i cittadini che protestano, come lo dicono.
Questi giornalisti (soprattutto quelli muniti di video camera o macchina fotografica) sono poco tollerati dai manifestanti, almeno da una parte consistente che infinite volte ha insultato i cronisti gridando “venduti”, “terroristi”, “bugiardi”, e da gruppi di manifestanti che li hanno circondati aggressivamente, facendo valere l’effetto intimidatorio di essere molti contro una o due persone. A volte alcuni partecipanti ai cortei di protesta sono andati oltre, con violenze fisiche, con aggressioni mirate contro un singolo giornalista.
E’ accaduto in varie parti d’Italia, come si può vedere dall’elencazione che segue, certamente incompleta. Essa mostra 10 episodi. Si ritiene utile richiamarli a titolo esemplificativo, per dare un’idea di come il disagio sociale causato dalla pandemia e dalle conseguenti misure socio-sanitarie adottate dalle autorità pubbliche per combatterla abbiano reso ancora più acuta ed evidente la già grave l’intolleranza verso i cronisti, verso i giornalisti che vanno in strada a vedere ciò che effettivamente accade per raccontarlo ai lettori e spettatori, verso gli esperti che danno pareri non condivisi dai manifestanti, verso tutti coloro che in nome della verità e della scienza diffondono verità sgradite. Questi episodi mostrano perciò un problema che è innanzitutto di ordine pubblico, ma che riguarda anche il modo di organizzare il lavoro giornalistico e la responsabilità delle istituzioni a inserire l’educazione alla reciproca tolleranza e la conoscenza del diritto di informare e di essere informati fra i contenuti educativi in modo efficace.
AOSTA – Un gruppo di manifestanti ha lanciato un mail-bombing (bombardamento di mail) contro la giornalista Sara Sergi, collaboratrice della redazione di Aosta del quotidiano “La Stampa”. Il 17 agosto 2021 la giornalista aveva firmato un articolo nel quale annunciava provvedimenti disciplinari per i medici che avevano deciso di non sottoporsi alla vaccinazione contro il covid. L’articolo in questione era intitolato “Tra gli Ultras anti vaccino in Valle sono rimasti 71 sanitari”. Come riporta AostaPress (leggi qui), le mail affermano che il termine “Ultras” è “una parola che richiama ad azioni violente”, e si invita il Consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti a prendere provvedimenti.
GROSSETO – Sotto gli articoli che danno notizia dei casi di coronavirus, articoli rilanciati sulla propria pagina Facebook, la testata online Il Giunco il 18 agosto 2021 ha ricevuto minacce e insulti dagli utenti. Come riporta Il Giunco (leggi qui), un utente ha scritto che “pareggerà i conti” con i redattori del giornale, i quali hanno deciso di presentare denuncia alla polizia postale.
FIRENZE – Il 6 agosto 2021, in un messaggio vocale sul numero Whatsapp della storica emittente fiorentina Controradio uno sconosciuto ha accusato la testata di fare propaganda a favore dei vaccini anti-covid, aggiungendo: “State tranquilli che anche io mi metto a sparare e vengo davanti alla vostra redazione a far fuori qualcuno”. Come riporta La Nazione (leggi qui), il messaggio è stato segnalato alla Questura di Firenze.
UDINE – Il 31 agosto 2021 è stata consegnata alla redazione del Messaggero Veneto una lettera anonima contenente minacce di morte. Ne dà notizia il quotidiano stesso (leggi qui), che pubblica anche la foto della missiva. Si leggono affermazioni come “il vaccino è un esperimento” e “vi siete venduti al Governo”. Pertanto “sarete puniti come meritate”. Sotto la firma, “Forza per la Libertà”, è stato disegnato un proiettile.
NAPOLI – Gaia Bozza, giornalista di SkyTg24, con il suo operatore Franco Maione, il 31 luglio 2021 è stata circondata e insultata da un gruppo di manifestanti contrari al green pass. Racconta l’accaduto Il Fatto Vesuviano (leggi qui), che aggiunge: quando la collega Francesca Scognamiglio Petino ha rilanciato su Facebook il comunicato del Sugc che chiedeva protezione per i giornalisti, ha ricevuto un messaggio con scritto “Ora dovete stare attenti…perché ci sono delle pallottole con il vostro nome scritto sopra”.
MODENA – Giovanni Balugani, giornalista della Gazzetta di Modena, è stato preso di mira su un gruppo Telegram per aver firmato un articolo su presunti legami fra gruppi paramilitari e manifestanti anti vaccino e green pass. La notizia è stata ripresa da Aser e FNSI (leggi qui). Su questo gruppo Telegram è esplosa la rabbia nei confronti del giornalista, con insulti e minacce, e e nei confronti del direttore della Gazzetta di Modena, Giacomo Bedeschi, al quale gli utenti del gruppo hanno invitato a dare “qualche legnata nei denti”.
MERANO (BZ)- Il fotografo e filmmaker Andrea Pizzini ha segnalato alle forze dell’ordine numerosi casi di minacce ricevute dai cosiddetti no vax, soprattutto sui social media. La notizia è stata data dall’Ansa e da diverse testate locali (leggi qui). Andrea Pizzini è noto per il suo progetto Wellenbrecher (“frangionde” in tedesco) con cui ha documentato in immagini le terapie intensive altoatesine durante l’emergenza Covid.
MILANO – La giornalista Marianna Aprile, del settimanale Oggi, ha ricevuto insulti e minacce sui suoi profili social per aver promosso l’obbligatorietà del vaccino anti covid mentre era ospite della trasmissione di La7 In Onda. Riporta la notizia NextQuotidiano (leggi qui). Un utente le ha scritto un messaggio privato nel quale si legge “Perché non ti impicchi?”.
ROMA – I giornalisti Antonella Alba (Rai News 24) e Francesco Giovannetti (Repubblica) sono stati aggrediti a Roma a fine agosto da manifestanti: Due aggressioni ai cronisti hanno destato particolare allarme
Ossigeno ha classificato questi episodi come violazioni probabili del diritto dell’informazione, “probabili” perché Ossigeno, non dispone delle risorse necessarie per verificarne l’assoluta fondatezza con i rigorosi criteri del suo metodo di monitoraggio vedi.
GB
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