Libertà di stampa

Processo per notizie false. Crocetta accusa Abbate di ricatto

Il vicedirettore de l’Espresso replica: respingo queste accuse infamanti di cui presto dovrà rispondere davanti ai giudici

Il 23 marzo 2018 l’agenzia Ansa ha riferito che durante la deposizione al processo per calunnia e diffusione di false notizie nei confronti dei giornalisti Piero Messina e Maurizio Zoppi, collaboratori de L’Espresso. L’ex presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, ha accusato il giornalista Lirio Abbate, vicedirettore del settimanale, di averlo ricattato.

Crocetta ha accusato Abbate di aver chiamato al telefono, all’epoca dei fatti che risalgono al 2014 (leggi), il suo legale dicendogli che avrebbe pubblicato un dossier su presunte pratiche pedopornografiche dell’ex governatore in Tunisia qualora egli avesse denunciato i due giornalisti autori di un articolo contestato. Nell’articolo, alla base del processo per calunnia e diffusione di notizie false, Piero Messina e Maurizio Zoppi avevano riferito il contenuto di una presunta intercettazione tra il preidente della Regione e il suo medico, Matteo Tutino, durante la quale il medico avrebbe detto che Lucia Borsellino potesse saltare in aria come il padre, il giudice Paolo Borsellino, rimasto ucciso in un attentato dinamitardo di stampo mafioso il 19 luglio 1992. Nel 2014, quando sarebbe avvenuta la telefonata, Lucia Borsellino era assessore alla Saluta nella Giunta regionale presieduta da Crocetta.

Abbate ha respinto le accuse affermando: «Non ho mai pronunciato o pensato le frasi che Crocetta ha detto davanti ai giudici. E non mi risulta l’esistenza di un dossier della natura di cui parla».

Lirio Abbate ha commentato il fatto su Facebook (vedi) con queste parole: “Respingo le calunniose accuse che mi sono state rivolte da Crocetta in un’aula di Tribunale a Palermo in un processo in cui NON sono parte e NON mi riguarda. Questo ex presidente di Regione ha fatto accuse infamanti di cui presto dovrà rispondere davanti ai giudici. La calunnia è un reato molto grave!”.

RED


Aiutaci anche tu a produrre Ossigeno per l’informazione. Puoi farlo nel modo più semplice in tre modi. 1. Scrivendo il nostro codice fiscale 97682750589 sulla tua dichiarazione dei redditi per assegnare il 5 per 1000 alla nostra ONLUS. Così ci fai una donazione senza spendere un euro. 2. Facendo  una donazione via web a Ossigeno e beneficiando di una detrazione fiscale (leggi). Facendo circolare le notizie e i dati di Ossigeno per rompere il muro del silenzio e dell’indifferenza contro gli attacchi al diritto di dire e di sapere ciò che accade.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.