Probabili minacce a 102 giornalisti in Italia da gennaio a giugno 2021. Chi sono
Ossigeno per l’Informazione ritiene che ognuno degli episodi qui di seguito segnalati meriti un’attenta verifica, per stabilire se – come sembra da un primo esame – essi rappresentano effettive e ingiustificabili violazioni della libertà di stampa e di espressione e se, di conseguenza, i giornalisti e le altre persone che ne sono state danneggiate meritano solidarietà e assistenza. Avendo già impegnato le proprie risorse nella verifica puntuale di altri episodi altrettanto meritevoli di attenzione, l’Osservatorio auspica che gli interessati gli forniscano gli elementi utili per la valutazione o che altre organizzazioni possano farsi carico della verifica di queste violazioni rendendo pubblico il risultato del loro lavoro, come fa Ossigeno, e informandone il nostro Osservatorio.
Dal 1° gennaio al 30 giugno 2021 Ossigeno per l’informazione ha rilevato in Italia 22 probabili intimidazioni e minacce ai danni di 102 giornalisti e blogger, di cui 16 donne e 86 uomini. Secondo le tipologie con le quali Ossigeno classifica la matrice di queste intimidazioni e minacce, 11 episodi rientrano nella macrocategoria delle “Denunce e azioni legali” (si tratta in gran parte di querele pretestuose e infondate), 7 in “Avvertimenti”, 3 in “Aggressioni fisiche” e 1 in “Ostacolo all’informazione”. I casi che rientrano in più categorie vengono classificati in quella in cui rientra la violazione più grave.
ROMA – La giornalista Sandra Amurri, Il Fatto Quotidiano, il 16 febbraio ha annunciato sul proprio profilo Twitter di aver ricevuto decine di insulti e minacce a seguito della sua partecipazione alla trasmissione televisiva “Non è l’arena”, su La7 e di avere presentato una querela contro gli autori. Il suo profilo social è stato velocemente invaso da commenti che spaziano da «chiamarti strega è un complimento» a «spero tu muoia presto Amurri» a «poveraccia» e «pennivendola» (vedi qui). Sandra Amurri ha dato notizia della querela pubblicando la foto della denuncia sul proprio profilo Twitter, assieme ad alcuni screenshot con i commenti degli utenti.GB
CHIOGGIA (Venezia)– Il 27 febbraio La Nuova Venezia racconta il caso di Andrea Comparato, blogger di Chioggiaazzurra.blogspot.com, che ha subito minacce e intimidazioni da Mario Penzo per anni (leggi qui). Tutto ha avuto inizio, come ricostruisce Barbara Lancieri, giudice per le indagini preliminari, nel 2014, quando Comparato filma l’arresto di Penzo e lo pubblica sul blog. La protesta dell’uomo però, racconta ancora il quotidiano veneto, si fa da subito violenta, con minacce social e aggressioni fisiche (leggi qui), fino a quando non arriva l’ordinanza del gip. L’uomo dovrà stare ad almeno 200 metri di distanza dal blogger. GB
MESSINA – Rosaria Brancato, direttrice di Tempostretto, quotidiano online di Messina e provincia, è stata assolta a fine febbraio 2021 dall’accusa di diffamazione mossa dall’ex direttore generale dell’ospedale Papardo, Michele Vullo, per alcuni articoli. Il direttore lamentava di essere stato screditato nel suo operato alla guida della struttura ospedaliera. Per il giudice Ciprì, Rosaria Brancato ha esercitato il diritto di cronaca e critica. La notizia è stata data da tempostretto.it GB
TERMINI IMERESE (PA) – Il procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, ha rinviato a giudizio con decreto di citazione diretta, senza udienza preliminare, il giornalista Massimo Giletti per presunte minacce e diffamazioni nei confronti di Salvatore Giardina, quando era sindaco di Mezzojuso. Il comune fu successivamente commissariato per infiltrazioni mafiose. Lo riportano la Repubblica edizione Palermo – antimafiaduemila.com ed altri. Con il conduttore di ‘Non è l’Arena’ va a processo anche Salvatore Battaglia, che a Mezzojuso ha difeso due imprenditrici agricole, le sorelle Napoli, vittime di intimidazioni, di cui Giletti ha fatto conoscere la storia in trasmissione. OSSIGENO ne ha già riferito. Il procuratore Cartosio aveva già rinviato a giudizio il giornalista nel 2018. Il procedimento si era concluso con una sentenza di non luogo a procedere. Alla base del nuovo procedimento il fatto che in trasmissione Giletti avrebbe rappresentato una situazione idonea a ingenerare nei telespettatori la convinzione che il sindaco avesse favorito la mafia. Salvatore Battaglia, invece, dopo aver pubblicamente sostenuto le sorelle Napoli ed avere subito l’incendio dell’automobile, andrà a giudizio per avere invitato il sindaco Giardina a partecipare a ‘Non è l’Arena’, richiesta denunciata dall’ex primo cittadino come una minaccia. Le denunce presentate dalle sorelle Napoli e da Salvatore Battaglia, invece, sono state archiviate, su proposta della Procura. LT
PISA – Vittorio Brumotti, inviato di Striscia la notizia, sabato 13 marzo 2021 stava effettuando un servizio sullo spaccio di droga a Pisa insieme al suo video operatore, quando è stato accerchiato e minacciato da pusher extracomunitari. Lo riportano il Giornale e La Nazione L’intervento di una pattuglia della Guardia di finanza e della Polizia ha evitato che venissero aggrediti fisicamente. Gli agenti non sono riusciti a fermare gli spacciatori, che si sono dati alla fuga. Non è la prima situazione difficile per Brumotti, più volte aggredito e finito in ospedale. LT
PIOMBINO (LI) – Il 24 marzo 2021 Alessandro De Gregorio e Paolo Barlettani, cronista e fotografo della redazione di Piombino de ‘Il Tirreno’, sono stati presi a sassate presso un centro d’accoglienza durante un servizio sui richiedenti asilo. Un migrante era stato trovato cadavere, probabilmente per abuso di alcool, ed era scoppiata una rivolta. Sfondata anche un’auto dei carabinieri. Lo riportano il sito della FNSI , che ha dato la solidarietà, e lo stesso Tirreno con articolo di De Gregorio e un video di Barlettani. LT
REGGIO CALABRIA – Filippo Laganà, genero di Pietro Labate, considerato esponente della ‘ndrangheta, ha querelato per diffamazione a mezzo stampa il giornalista, saggista e politico Klaus Davi a seguito di due commenti postati su Facebook. La notizia viene riportata da ilreggino.it. In particolare il 13 dicembre 2020 Davi, che ha ricevuto la notifica di querela a Milano (dove risiede) il 26 marzo 2021, ha scritto che Laganà, titolare di un bar al Gebbione, “imporrebbe il caffè con i soliti metodi” perché marito della figlia di Labate, “a sua volta titolare di un brand di caffè imposto a tutti i bar della zona”. Due mesi dopo la Procura di Reggio Calabria ha reso noti i verbali del collaboratore di giustizia Daniele Filocamo, il quale aveva dichiarato al Pm della Dda reggina Walter Ignazitto, l’intenzione di «uccidere Pietro Labate sparandogli, perché…spalleggiato da altri affiliati al suo gruppo, aveva chiesto a mio padre di comprare il caffè da suo genero e gli aveva intimato di non aprire uno dei nostri due bar sino a quando non avesse aderito alle sue richieste». Davi è difeso dall’avvocato Eugenio Minniti del Foro di Locri e sarà ascoltato in merito. LT
MILANO – Avviso di conclusione indagini, in genere prodromo al rinvio a giudizio per diversi giornalisti e politici. Il giudice Antonio Esposito (presidente della Sezione feriale della Cassazione che condannò Berlusconi per frode fiscale nel 2013) li aveva querelati per diffamazione a mezzo stampa per articoli e trasmissioni TV del luglio 2020. Lo riferiscono Primaonline – Il Giornale I nomi dei querelati che hanno ricevuto la notifica a fine marzo 2021: Stefano Zurlo e Alessandro Sallusti (Il Giornale, di cui Sallusti è direttore); Vittorio Feltri e Pietro Senaldi (Libero, di cui Senaldi è direttore); Piero Sansonetti (direttore de Il Riformista); Nicola Porro (conduttore Quarta Repubblica); il sottosegretario alla difesa Giorgio Mulè, la capogruppo al Senato di Forza Italia Anna Maria Bernini, Andrea Ruggieri di FI e Fabrizio Cicchitto (per un commento su Il Giornale). All’origine della querela del magistrato l’accusa di avere partecipato “a una campagna giornalistica a contenuto denigratorio” per articoli e dichiarazioni sulla sentenza contro l’ex presidente del consiglio Berlusconi. La vicenda è quella del presunto retroscena di quella condanna. In un colloquio, trascritto in un file audio, il relatore della causa Amedeo Franco (deceduto nel 2019) spiega a Berlusconi che la sentenza era pilotata, e che quel collegio era un «plotone di esecuzione». Le indagini si sono concluse in otto mesi. LT
TRAPANI – Sarebbero decine i giornalisti intercettati (senza essere indagati) dalla Procura di Trapani per avere avuto contatti telefonici con persone indagate per il traffico di migranti fra Libia e Italia. Lo ha rivelato il giornalista Andrea Palladino nell’inchiesta del quotidiano ‘Domani’ all’inizio di aprile 2021 (leggi qui), che ha pubblicato un elenco incompleto e provvisorio dei giornalisti e legali finiti nei brogliacci della procura. Il procuratore facente funzioni di Trapani Maurizio Agnello ha spiegato di aver semplicemente ereditato il fascicolo delle indagini al suo arrivo nel 2019, garantendo che, a parte la giornalista Nancy Porsia, “nessun altro giornalista è stato oggetto di intercettazioni”. Carlo Verna, presidente dell’Ordine dei Giornalisti, ha definito la vicenda uno “sfregio del segreto professionale”. Marta Cartabia, Ministro della Giustizia, ha inviato a Trapani gli ispettori del Ministero per chiarire la situazione (vedi). Questo l’elenco dei nomi che è stato possibile reperire dalla stampa come possibili intercettati: Sergio Scandura (corrispondente di Radio Radicale); Francesca Mannocchi (giornalista di guerra freelance); Nello Scavo (Avvenire); Claudia De Pascale (Report); Fausto Biloslavo (il Giornale); Antonio Massari (il Fatto Quotidiano); Corrado Giustiniani (blogger dell’Espresso); Carlo Lania (il Manifesto); Giovanni Solla (il Manifesto); Claudio Buttazza (Radio Svizzera Italiana); Alessandra Ballerini (avvocato penalista e giornalista pubblicista). LT
LOCRI (RC) – Dopo le probabili intercettazioni a danno di molti giornalisti messe in atto dalla Procura di Trapani, nella prima decade di aprile 2021, il quotidiano ‘Domani’ rivela che anche la Procura di Locri (RC) avrebbe agito similmente durante l’inchiesta “Xenia”, nata per fare luce sul sistema di accoglienza dei migranti di Mimmo Lucano, allora sindaco di Riace (Reggio Calabria). Trascrizioni, numeri di telefono, nomi, indirizzi, mail di giornalisti e non solo, anche un viceprefetto e 3 magistrati, oltre a politici. Per questa inchiesta si parla di 33 cronisti intercettati: pare siano state ascoltate le conversazioni telefoniche di giornalisti di queste testate: Famiglia Cristiana, Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Il Quotidiano del Sud, Rai, Mediaset, La7, Ansa, Gazzetta del Sud, Corriere della Calabria. Lo riportano La Gazzetta del Sud – quotidianodelsud.it – Primaonline ed altri. LT
PERUGIA – Striscioni anonimi sono apparsi nella notte del 3 aprile 2021 contro la redazione del quotidiano online Perugiatoday, accusato di essere una “spia” delle forze dell’ordine per avere riportato la notizia ( Leggi l’articolo ) di 8 minorenni multati a Città di Castello per violazione delle norme anti Covid. Lo riferisce, con le foto, la stessa perugiatoday.it Il direttore Nicola Bossi, che dirige anche TerniToday, in un editoriale replica così: “Le offese non ci metteranno il bavaglio”. Solidarietà da parte dell’Associazione Giornalisti in Umbria. LT
ALBIATE (MB) – La presentazione online del libro “Diverso da chi?”, dello scrittore e giornalista monzese Nicolò Cafagna, è stata interrotta il 15 aprile 2021 da un gruppo di hater che ha invaso l’incontro in corso sulla piattaforma Zoom con svastiche, bestemmie, insulti e scritte inneggianti a Hitler. Riferisce la notizia Repubblica, che dà voce al giornalista e agli organizzatori coinvolti nell’episodio. I responsabili dell’associazione Piero Gatti di Albiate, organizzatori della presentazione, sono stati costretti a chiudere il collegamento, e hanno presentato una denuncia ai carabinieri di Carate Brianza. GB
NAPOLI – Il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, ha querelato il quotidiano La Repubblica per quattro servizi firmati da Conchita Sannino, inviata dell’edizione napoletana del quotidiano. Ne dà notizia Repubblica stessa, spiegando che i quattro articoli “incriminati” sono stati pubblicati tra il 5 e il 17 aprile 2020, e sono gli articoli più rilevanti dell’inchiesta sul business dei tamponi per il Covid portata avanti proprio da Repubblica. Nell’aprile 2020, dopo la pubblicazione di questi articoli, la Procura di Napoli aveva aperto un’indagine per accertare l’esistenza di eventuali reati. GB
ROMA – L’Adnkronos riferisce che il 21 aprile 2021 il Tribunale di Roma ha condannato il quotidiano La Repubblica, il direttore dell’epoca Ezio Mauro, e il giornalista Carmelo Lopapa a risarcire Matteo Salvini e la Lega per 50.000 euro. Erano stati querelati per diffamazione a mezzo stampa per un articolo pubblicato l’11 novembre 2015 (leggi) nel quale si affermava che il viaggio in Israele del leader della Lega era saltato a causa delle loro posizioni politiche. Salvini, secondo Repubblica, non sarebbe gradito a Gerusalemme. Il giudice ha invece sentenziato che il viaggio era saltato per motivi organizzativi. Salvini e l’avvocata Claudia Eccher avevano prodotto come prova una email dell’ambasciatore Naor Gilon, dalla quale risultava che fu la stessa ambasciata di Israele a chiedere di spostare il viaggio per via delle elezioni in corso nel paese. LT
ROMA – Il giornalista Pasquale Di Bello è stato assolto dall’accusa di omesso controllo. Ne scrive IsNews il 25 aprile 2021, spiegando che Di Bello era condirettore del quotidiano locale “Nuovo Oggi Molise”, ed era stato condannato a risarcire Antonio Di Pietro per aver omesso il controllo su un articolo pubblicato il 3 giugno 2010 dal titolo “Affittopoli, Di Pietro c’è – due case gratis a Roma”. La Corte d’Appello di Roma ha riconosciuto che “l’articolo 57 del Codice penale prevede un reato colposo proprio del direttore responsabile; pertanto, a tale titolo, non è configurabile la responsabilità del soggetto che di fatto eserciti il controllo del giornale”. GB
MARSALA (TP) – L’eurodeputato Ignazio Corrao (che è appena uscito dal gruppo M5S ) è indagato dalla procura di Marsala con altre 9 persone (simpatizzanti e attivisti del movimento) per frasi offensive su Facebook contro i giornalisti Giacomo Di Girolamo e Rossana Titone, rispettivamente direttore responsabile e collaboratrice di TP24 e RMC101, che li hanno denunciati. Agli indagati, nella prima decade di maggio 2021 è arrivato l’avviso conclusioni indagini, in genere prodromo al rinvio a giudizio. Si contestano frasi come “un esempio squallido di giornalismo locale… con che tipo di fango si deve avere a che fare”, definendo i due giornalisti “sciacalli” e altre offese e volgarità. La notizia è riportata dalla stessa Tp24.it e da lasicilia.it I fatti risalgono a febbraio 2018. Gli insulti erano seguiti ad affermazioni dei due giornalisti sulla testimone di giustizia Piera Aiello, candidata alla Camera dei deputati (poi eletta) nel collegio di Marsala durante una trasmissione di “RMC101”; la stessa Aiello aveva reagito con frasi ingiuriose sui social ed era per questo stata denunciata per diffamazione da Giacomo Di Girolamo e rinviata a giudizio nel giugno 2020, come già raccontato da Ossigeno (vedi). Di Giacomo Di Girolamo Ossigeno ha riferito più volte negli anni, l’ultima nel mese di aprile 2021 (leggi qui). LT
TORINO – Il 2 maggio 2021 il Corriere della Sera dà notizia della presunta aggressione a un fotoreporter, che sarebbe avvenuta il 1° maggio al termine di una manifestazione per il lavoro organizzata da un gruppo antagonista. L’episodio sarebbe avvenuto dietro Palazzo Nuovo, dove il fotografo freelance aveva documentato il lancio di uova da parte dei manifestanti contro un McDonald’s. Il fotografo racconta di aver presentato querela ai carabinieri di Torino. A causa delle minacce ricevute, ha preferito mantenere l’anonimato. GB
CHIVASSO (TO) – Giovedì 6 maggio 2021 un giornalista di Primasettimo.it, quotidiano online di Settimo Torinese, è stato aggredito a pugni e calci mentre documentava il sequestro, da parte delle forze dell’ordine, de “La Torteria” in via Orti a Chivasso. Il locale era già stato multato per violazione delle norme anti covid. Constatata l’ennesima violazione la prefettura ha deciso di cambiare le serrature e sequestrare l’attività. L’aggressione al giornalista è stata filmata (vedi qui). La proposta di Ossigeno per tutelare i giornalisti che documentano le violazioni delle norme anti covid è esposta in questo editoriale. GB
SALERNO – Il giornalista di Sportitalia Carmine Parlato il 9 maggio 2021 racconta sui propri profili social di essere stato accerchiato e inseguito al termine di una partita sulla quale stava realizzando un servizio. Così scrive: “Ero a Salerno per fare il mio lavoro di giornalista e raccontare la festa di una città che sogna la serie A dopo 23 anni di attesa ed è disgustoso e vergognoso che un gruppo di teppisti incappucciati e mascherati mi abbia dato la caccia nel parcheggio dell’Arechi. Per mia fortuna ed abilità sono riuscito a scappare. Mi è stato consigliato di non ritornare a raccontare la festa, per la mia incolumità.” La notizia è ripresa da Sportitalia.it GB
CAMISANO (VI) – Domenica 9 maggio 2021, al termine della partita di calcio Camisano-Arcella, gara di campionato vinta dagli ospiti per 2-0, nei pressi degli spogliatoi un dirigente del Camisano, Paolo Fontana, ha colpito con una sberla al volto il giornalista Marco Marini, corrispondente de ‘Il Giornale di Vicenza’. Il cronista si è anche recato al pronto soccorso dell’ospedale S. Bortolo di Vicenza. Mauro Fanin, presidente del Camisano, ha immediatamente manifestato solidarietà nei suoi confronti, annunciando che il dirigente verrà radiato. Paolo Fontana ha poi fatto pervenire le sue scuse per il gesto, generato a suo dire da una provocazione del giornalista, che ha sporto denuncia contro di lui. Solidarietà anche dalla sua redazione e dal SgV (Sindacato dei giornalisti Veneto) (leggi). Lo riportano Il Giornale di Vicenza e tuttocampo.it LT
Tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2021 Ossigeno per l’informazione ha segnalato anche i casi di Valerio Lo Muzio (leggi qui) e Report (leggi qui).
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