Potenza. A processo. Tentarono di incendiare la casa di un medico-giornalista
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OSSIGENO 19 marzo 2022 – Marianna Zampoli, Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Potenza, all’inizio di marzo 2022 ha rinviato a giudizio 15 persone individuate da un’indagine del 2019 della Direzione Distrettuale Antimafia contro il clan Schettino, operante nel metapontino (leggi). Fra loro il “boss” Gerardo Schettino, ex carabiniere, e suo figlio. Quest’ultimo, Giuseppe, accusato – insieme ad altre quattro persone – di aver tentato nel 2018 di incendiare la casa del medico-giornalista Filippo Mele, corrispondente de ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ da Scanzano Jonico (Matera), infastiditi dai suoi articoli sulle attività criminali del clan nella zona ionica lucana (vedi Ossigeno).
Fra i vari reati contestati, c’è l’attentato al medico-giornalista, che il 10 ottobre 2018 davanti al cancello della sua casa di campagna trovò una busta anonima contenente un foglio di carta bianco, un proiettile di pistola inesploso e una biro rossa. Le forze dell’ordine scoprirono un foro nella tettoia della casa. Successivi esami hanno stabilito che era stato causato dall’esplosione di una bomba carta incendiaria. Per gli inquirenti, gli Schettino furono i mandanti dell’attentato. LT
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