Pm chiede pene più pesanti per agenti che picchiarono Stefano Origone
Nel 2019 a Genova il cronista di Repubblica riportò gravi fratture a una mano mentre seguiva per lavoro una manifestazione di protesta contro un comizio – Fu scambiato per un manifestante
OSSIGENO 22 dicembre 2022 – Il procuratore generale del Tribunale di Genova Alessandro Bogliolo, il 25 novembre 2022 ha chiesto condanne molto più severe per gli agenti di polizia condannati in primo grado a 40 giorni di reclusione per aver picchiato il giornalista Stefano Origone causandogli delle lesioni.
Il procuratore ha chiesto 8 mesi di reclusione per Fabio Pesci e Angelo Giardina e un anno e due mesi per Stefano Mercadanti e Luca Barone, gli agenti del reparto mobile della Polizia di Stato accusati di lesioni gravi e aggravate in concorso per aver picchiato il giornalista del quotidiano “La Repubblica” durante gli scontri di piazza tra antagonisti e polizia del 23 maggio 2019, in occasione di un comizio di Casapound. Il cronista riportò contusioni e la frattura di alcune dita di una mano (leggi Ansa).
In primo grado gli agenti erano stati condannati a 40 giorni di carcere ciascuno (vedi Ossigeno) perché, secondo la valutazione del gup Silvi Carpanini, avevano scambiato il giornalista per un manifestante. La Procura è ricorsa in appello con la richiesta di condanne più pesanti. Repliche e sentenze sono previste il 19 gennaio 2023. Stefano Origone in questa fase del procedimento ha preferito non fare commenti.
OSSIGENO PER L’INFORMAZIONE continua a esprimere vicinanza e solidarietà al giornalista e a seguire questo processo che mostra con la realtà dei fatti che cosa rischia un giornalista che segue una manifestazione di protesta al solo scopo di raccontare ai suoi lettori come si sono svolti i fatti. Ossigeno aveva chiesto di partecipare al processo costituendosi parte civile al fianco del giornalista proprio per far vedere che il comportamento ingiustificabile di qualche rappresentate delle forze dell’ordine è frutto almeno in parte di una mancanza di regole codificate da rispettare in queste circostanze e condivise con i giornalisti e produce non solo reati e violenza, ma anche lesioni del diritto di informazione. Il giudice ha rifiutato la richiesta di Ossigeno, che comunque ha assistito Stefano Origone concedendogli un bonus a parziale copertura per le spese sostenute per la sua costituzione di parte civile. LT
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