Libertà di stampa

Più minacce meno denunce. Mastrogiovanni: io vittima di SLAPPs

La testimonianza e la lezione di giornalismo della direttora del “Tacco d’Italia” al convegno di Ossigeno

OSSIGENO 29 settembre 2023 – “Io sono una vittima di querele temerarie (SLAPPs), minacce e ritorsioni perché faccio giornalismo investigativo”. Sono le parole nette di Maria Luisa (Marilù) Mastrogiovanni al convegno di Ossigeno “Giornalisti. In Italia più minacce meno denunce”, organizzato il 25 settembre 2023 alla Casa del Jazz di Roma, in collaborazione con l’OdG Lazio.

“Quando si fa giornalismo investigativo – ha spiegato – con notizie non oggetto di indagini della magistratura, facendo collegamenti socio-economici, mettendo in luce interessi nascosti, possono arrivare le intimidazioni. Il mio calvario dura da oltre dieci anni”.

Direttora del giornale online “Il Tacco d’Italia”, Marilù Mastrogiovanni ha pubblicato diverse inchieste che hanno rivelato informazioni inedite e importanti. La prima inchiesta che l’ha messa a rischio è stata quella in cui raccontava che una zona del Salento era in mano alla Sacra Corona Unita. L’organizzazione criminale, infatti, come rilevato dalle inchieste giornalistiche del Tacco d’Italia e come poi dimostrato dalla magistratura, controllava alcune attività economiche e aveva infiltrazioni in amministrazioni comunali e anche in aziende. “Ringrazio Ossigeno per l’Informazione che fin dall’inizio è stato vicino al mio giornale, a me e alla mia famiglia”, ha detto Marilù, che da qualche anno è anche socia dell’Associazione presieduta da Alberto Spampinato.

Ripercorrendo la lunga sequenza di attacchi, minacce e attentati fisici, Marilù Mastrogiovanni ha ricordato che alcuni processi per diffamazione contro di lei sono stati archiviati, per un altro è stata assolta, “ma sono in corso ancora cinque procedimenti”.

“Per sopportare questo calvario, che mi ha anche costretto a cambiare città, e per andare avanti – ha spiegato – ho dovuto mettere in atto una sorta di protezione rispetto alla mia salute mentale, ecco perché mi riesce difficile ricostruire tutto ciò che ho dovuto subire in questi anni. Mi hanno spiegato che si tratta di sintomi simili allo stress post traumatico”.

La sua testimonianza si è conclusa citando due delle querele presentate dall’ex sindaco di Casarano, Gianni Stefano: “Quindici giorni fa, l’aula A del Tribunale di Lecce era dedicata a me, per due udienze. Una è stata rimandata, durante l’altra sono stata udita, per due e mezza, nel corso dell’esame dell’imputata relativo a un processo iniziato nel 2021 (Leggi Ossigeno). Una giornalista che ha fatto correttamente il suo lavoro nell’interesse pubblico è chiamata a giustificare davanti alla Magistratura le sue fonti, per fortuna non quelle testimoniali che sono tutelate dalla segretezza”.

Solo una legge può mettere fine alle querele temerarie, ha detto alla fine, che incatenano i giornalisti e quindi bloccano la partecipazione alla vita pubblica.

CT – GPA

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