Paola (Cs). In fiamme l’auto del giornalista
Guido Scarpino aveva appena pubblicato due articoli su un processo ai clan di ‘ndrangheta del cosentino. Nel 2014 aveva subito un danno analogo
L’11 marzo 2019 a Paola, in provincia di Cosenza, ignoti hanno dato alle fiamme l’automobile del giornalista del Quotidiano del Sud, Guido Scarpino. La vettura, come hanno accertato Vigili del Fuoco e Polizia, è stata cosparsa di liquido infiammabile e poi incendiata. Dalle prime indagini sembra emergere una matrice mafiosa.
Nei due giorni precedenti, Scarpino aveva pubblicato articoli sul processo ‘Tela del Ragno’, relativo all’indagine giudiziaria su otto clan di ‘ndrangheta attivi nella zona del Tirreno cosentino e su decine di omicidi. Nel primo dava conto della conferma di nove ergastoli e nel secondo aveva raccontato, in esclusiva, che la presunta “reggente” del clan, Nella Serpa, aveva accusato in aula il cugino Giuliano dell’uccisione del fratello.
E’ la seconda volta che Scarpino è vittima di un raid incendiario. L’episodio precedente risale al 2014. A suo tempo Ossigeno ne ha dato notizia.
IL GIORNALISTA – “Voglio sottolineare la vicinanza che ho ricevuto dalla Procura, dall’Arma dei Carabinieri, dalla Polizia e dalla Commissione Parlamentare Antimafia. La loro solidarietà e il loro impegno sono importanti perché condannano il gesto che ha colpito me non soltanto come persona ma come giornalista. Questo è fondamentale. Questa volta, rispetto all’incendio del 2014, mi sono sentito meno solo”, ha commentato a Ossigeno il giornalista che ha ricevuto solidarietà da Fnsi, sindacato della Calabria e mondo della politica.
INTERROGAZIONE – Il 21 marzo 2019 il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Nicola Morra, ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministero dell’Interno. L’interrogazione è stata firmata anche dai deputati Arnaldo Lomuti e Ugo Grassi (M5S).
RDM
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