Palermo. 3 misure cautelari per l’aggressione alla giornalista sulla spiaggia di Barcarello
Per due uomini e una donna di Palermo. La ricostruzione della cronista aggredita dai campeggiatori abusivi
OSSIGENO 28 settembre 2020 – Per l’aggressione, con calci e pugni, della giornalista freelance, il 15 agosto 2020, a Palermo, sulla spiaggia di Barcarello, sono state adottate misure cautelari nei confronti di tre palermitani, due uomini e una donna: obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria. La donna è accusata di violenza o minaccia a pubblico ufficiale. In tutto, i carabinieri del Nucleo Radiomobile e di Partanna Mondello hanno identificato e denunciato in stato di libertà dieci persone, tutte di Palermo, di età compresa tra i 17 e 58 anni, ritenendole responsabili a vario titolo di “lesioni personali aggravate, violenza e minaccia a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità”. Non è stato reso noto il nome della giornalista né la testata per la quale lavora. Ossigeno non è riuscito a mettersi in contatto con lei.
LA SOLIDARITA’ – Hanno espresso solidarietà alla cronista: l’Ordine nazionale e quello regionale dei giornalisti; l’Unci e l’Assostampa Sicilia; il Presidente della Regione, Nello Musumeci, diversi esponenti politici e varie associazioni locali.
L’AGGRESSIONE – Le immagini del video, girato per qualche secondo dalla stessa giornalista, mostrano la violenza di quei momenti. Secondo le informazioni rese pubbliche da varie fonti, la cronista stava riprendendo l’operazione delle forze dell’ordine per sgomberare la spiaggia sulla quale era stata allestita una tendopoli abusiva. Alcuni dei campeggiatori hanno cercato di impedire le riprese video aggredendo la cronista e una sua amica che ha tentato di difenderla, mentre molti altri assistevano passivamente alla scena. L’aggressione è terminata quando sono intervenuti i carabinieri per liberare la cronista. Le due donne si sono fatte medicare all’ospedale Cervello poi hanno riferito ai carabinieri la loro versione dei fatti.
LA TESTIMONIANZA – Questo il racconto della giornalista a Palermo Today, testata con la quale collabora: “Ho visto sfilare diverse auto dei carabinieri in direzione di Punta Barcarello e le ho seguite. Immaginavo stessero intervenendo per fare allontanare quanti avevano messo delle tende, già da giorni, in spiaggia per il Ferragosto. Non ci ho pensato due volte, sono una giornalista e seguo la notizia. Una volta sul posto inizio a girare le immagini ma mi rendo conto che c’erano molti minorenni. Così, come mi impone la deontologia, mi allontano per evitare di riprenderli da vicino e renderli identificabili. (…) Una signora mi chiede di non riprendere i bambini e la rassicuro, ma in quell’istante un gruppo di scaglia contro di me. Mi sono ritrovata per terra contro di me schiaffi, calci, pugni. Una ragazza mi ha dato dei pugni sul naso. Erano donne, tante. Gli uomini guardavano. La mia amica, che mi attendeva in auto, mi ha raggiunto per difendermi ma anche lei è stata aggredita. Un uomo le ha dato un calcio facendola cadere. Mi volano gli occhiali e loro continuano a insultare e colpire. Contro di me anche testate. (…) In tanti anni di attività non avevo mai visto una cosa così. La rabbia, la violenza senza motivo sfogata senza remore… Quello che ferisce di più però è stata l’indifferenza di tanti che hanno assistito alla scena. Ho chiesto aiuto, mi hanno detto ‘No’. C’era anche chi faceva un video con il telefono cellulare”. (leggi)
RDM
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