Palermo. Contestano Meloni. Polizia colpisce una giornalista
Alessia Candito è stata colpita due volte e gettata a terra nonostante si fosse qualificata come cronista. Nicastro: “Azione immotivata”. Ossigeno: “Serve un protocollo condiviso”
OSSIGENO 21 ottobre 2022 – Il 20 settembre 2022 a Palermo la redattrice di Repubblica, la giornalista Alessia Candito, è stata colpita due volte dalla polizia durante una carica, con un manganello, nonostante lei si fosse qualificata più volte come una giornalista in servizio. Stava infatti documentando la manifestazione di protesta di un gruppo di contestatori contro un comizio di Fratelli d’Italia, mentre sul palco era presente la presidente Giorgia Meloni.
IL FATTO – I manifestanti si trovavano a diversi metri di distanza dal palco sul quale parlava Giorgia Meloni. Gli agenti di polizia avevano creato un cordone di sicurezza per impedire loro di avvicinarsi al palco. A un certo punto le forze dell’ordine hanno dato il via a una carica per disperdere i manifestanti, la giornalista del quotidiano “La Repubblica” è stata colpita con due manganellate ed è caduta a terra. Si è più volte qualificata come giornalista, ma è stata colpita lo stesso. La ricostruzione dell’accaduto è stata fatta da Alessia Candito sulle pagine di Repubblica (vedi qui).
LE REAZIONI – L’episodio ha suscitato grande attenzione sui giornali, anche perché pochi giorni prima la leader di Fratelli d’Italia si era lamentata per alcune contestazioni durante i suoi comizi in Sicilia e aveva chiesto maggiore presenza delle forze dell’ordine per impedire che si verificassero gravi incidenti (leggi qui).
Il Cdr di Repubblica ha diffuso un comunicato dicendo: “Esprimiamo solidarietà alla collega della redazione di Palermo, Alessia Candito, colpita da due manganellate e fatta cadere a terra mentre documentava l’intervento della polizia nei confronti di alcuni manifestanti scesi in piazza per contestare il comizio di Giorgia Meloni. Alessia si è più volte qualificata come giornalista, ma nonostante questo le è stato impedito con violenza dalla polizia di svolgere il proprio lavoro. Il Cdr giudica inaccettabile e condanna con fermezza quanto accaduto a Palermo”. Anche l’Ordine dei giornalisti della Sicilia ha espresso solidarietà alla collega e Assostampa siciliana ha chiesto un incontro al prefetto (qui tutte le reazioni).
IL COMMENTO – Ossigeno per l’informazione ha chiesto un commento a Franco Nicastro, già presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sicilia e consigliere regionale dell’Ordine: “L’aggressione alla giornalista è stata del tutto immotivata, lei aveva capito che la situazione stava degenerando e si è qualificata. Perché gli agenti hanno continuato a colpirla? Sapevano che era una giornalista e che era lì per lavorare, eppure l’hanno colpita. Non era assolutamente necessario caricare i manifestanti”.
Contattata da Ossigeno, la giornalista Alessia Candito ha preferito non commentare ulteriormente l’accaduto, rimandando a quanto ha già scritto sulle pagine di Repubblica.
LA SOLIDARIETÀ – Ossigeno per l’informazione esprime solidarietà alla collega colpita. Non è la prima volta che un giornalista viene manganellato durante una manifestazione nonostante avesse palesato la propria identità. Non è più rimandabile la definizione di un protocollo condiviso fra giornalisti e forze dell’ordine sul modo di partecipare alle manifestazioni pubbliche in condizioni di sicurezza e sulle iniziative di formazione da realizzare su entrambi i fronti per realizzare maggiore comprensione e rispetto reciproco ed evitare il ripetersi di gravi incidenti. GB
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!