Palermo. Aggredito. Voleva fotografare un rimessaggio bruciato
Igor Petyx racconta i fatti e dice perché ha deciso di non denunciare gli aggressori
OSSIGENO 5 Ottobre 2023 – Il fotoreporter Igor Petyx, che da anni collabora con il quotidiano La Repubblica, edizione di Palermo, e con l’Ansa, è stato aggredito il 22 settembre 2023 mentre stava effettuando un reportage sugli incendi dolosi nel capoluogo siciliano.
Si accingeva a fotografare un rimessaggio di camper e barche che era andato a fuoco quando alcune persone lo hanno colpito. Gli aggressori lo hanno spintonato, schiaffeggiato e costretto a uscire dal deposito. Qualcuno ha tentato anche di portargli via la macchina fotografica, forse per eliminare eventuali immagini già scattate.
Igor Petyx ha riportato leggere contusioni e ha deciso di non denunciare formalmente i suoi aggressori alle forze dell’ordine. “Non avendo subito gravi conseguenze – ha spiegato a Ossigeno – preferisco lasciare ai media e ai comunicati di solidarietà il compito di denunciare questo clima di violenza e intolleranza crescente nel quale siamo costretti a lavorare”.
IL SINDACATO – “Dopo l’ennesima violenta aggressione ai danni di un cronista siamo stati ricevuti dalla Prefetta di Palermo Maria Teresa Cucinotta – dice a Ossigeno il vicesegretario vicario dell’Assostampa siciliana Roberto Leone –. Abbiamo manifestato la preoccupazione di noi giornalisti e consegnato un report sui casi avvenuti nell’ultimo anno, per sensibilizzare le istituzioni al problema. La prima cosa che ci ha chiesto la Prefetta è se per questo ultimo caso era stata presentata una denuncia formale. A noi al momento non risulta”.
Il comitato di redazione di Repubblica ha espresso vicinanza a Igor Petyx. “Condanniamo l’atto di violenza che ha subito e ribadiamo l’allarme sul clima di tensione nel quale sono spesso costretti a lavorare le nostre colleghe e i nostri colleghi”, ha scritto in un comunicato.
IL RACCONTO DEL CRONISTA – “Volevo scattare qualche foto all’autorimessa di barche e camper distrutta dalle fiamme – racconta Igor Petyx a Ossigeno -. I proprietari erano ovviamente devastati dal danno subito. Ho chiesto loro il permesso, e per tutta risposta mi hanno aggredito e preso a schiaffi. Erano una decina di persone. Alcuni mi hanno tenuto per le braccia mentre altri cercavano di prendere la mia macchina fotografica. Uno di loro ha fatto presente che non avevo fatto foto, e perciò si sono limitati a buttarmi fuori. Quell’intervento è stato provvidenziale, mi ha salvato da guai peggiori. Non ho fatto denuncia perché me la sono cavata senza grossi danni, senza ricorrere al pronto soccorso. In 28 anni di carriera non è la prima volta che vengo aggredito, ma è vero che fare questo mestiere diventa sempre più pericoloso. C’è una crescente intolleranza verso l’informazione, il messaggio che passa è “spara al giornalista”. Forse dipende da ignoranza, non tutti sono in grado di fare una selezione fra cosa è giusto e cosa è sbagliato. C’è anche un problema di linguaggio dei media che sta degenerando, che non viene correttamente recepito da chi non ha i mezzi e le capacità per filtrarlo”.
OSSIGENO per l’informazione esprime solidarietà e vicinanza a Igor Petyx. Fa paura l’escalation di episodi di questo genere che l’Osservatorio registra, come le recenti aggressioni ai danni di Elian Lo Pipero e Cesare Minniti dimostrano. A preoccupare è anche la tendenza che Ossigeno ha registrato presentando in un convegno alla Casa del Jazz a Roma i dati relativi al primo semestre di quest’anno (leggi). A un aumento degli episodi violenti contro gli operatori dell’informazione corrisponde infatti una flessione delle denunce formali. Il piatto della bilancia pende in negativo, e la cause sono spesso da ricercarsi in una certa sfiducia nella giustizia e nella paura di più pesanti ritorsioni dalle quali è difficile difendersi.
IN SICILIA da gennaio al 30 settembre 2023 Ossigeno ha segnalato minacce e intimidazioni nei confronti di 32 giornalisti e operatori dell’informazione. Dal 2012 ne ha segnalati 434. Il contatore dei giornalisti minacciati in Italia, avviato da Ossigeno nel 2006, il 30 settembre 2023 ha raggiunto quota 6912. I nomi sono nella Tabella dei minacciati consultabile online. LT
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