Processo Rocchelli. Non sparate sui cronisti, dicono i giudici di Pavia
I giornalisti che vanno nelle zone di guerra arginano l’uso sproporzionato e disumano della forza militare.
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I giornalisti che vanno nelle zone di guerra arginano l’uso sproporzionato e disumano della forza militare.
Le tesi della difesa e dell’accusa – Le attenuanti negate – I familiari del fotoreporter – I difensori e i sostenitori dell’imputato
Per concorso nell’omicidio del fotoreporter italiano Andrea Rocchelli, ucciso nella regione del Donbass (Ucraina) il 24 maggio 2014
L’accusa ha chiesto 17 anni di carcere per concorso in omicidio, la difesa chiede l’assoluzione con formula piena. Le tesi contrapposte
I difensori hanno chiesto l’assoluzione dell’imputato Vitaly Markiv affermando che egli è estraneo alla morte del fotoreporter
Il suo difensore, avv. Della Valle, ha letto gli atti in modo molto diverso dal Pm. Le conclusioni il 5 luglio, la sentenza il 12
Le ragioni sono state esposte nell’aula della corte d’assise dal difensore. Prossima udienza il 21 giugno. Sentenza il 12 luglio
Ha elencato 15 elementi che proverebbero l’accusa di concorso in omicidio per il militare della Guardia Nazionale
«È un eroe di guerra, non è stato lui», ha detto. Il difensore protesta contro il pm. Il pubblico applaude. La presidente fa sgombrare l’aula
Le autorità non hanno mai consegnato resoconti dettagliati sulle indagini, ha detto. L’esperto balistico: mancano molti elementi