Ostia. Tentano di dar fuoco alla casa di un cronista di Rai Report
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Gli ignoti hanno cosparso di benzina il pianerottolo e disegnato una croce sul muro. Federico Ruffo aveva parlato in un recente servizio trasmesso da Report (RaiTre) dell’inchiesta giudiziaria su ultras, ‘ndrangheta e dirigenti Juventus
Nella notte tra il 12 e il 13 novembre 2018, intorno alle 4 e 30 del mattino, a Roma, tra Ostia Antica e Acilia, qualcuno ha tentato di dar fuoco all’abitazione del giornalista Federico Ruffo, inviato del programma televisivo di inchiesta Rai Report. Dopo aver cosparso il pianerottolo di benzina, sono fuggiti senza innescare le fiamme. A metterli in fuga sarebbe stato il cane di Ruffo che ha cominciato ad abbaiare furiosamente.
Si ipotizza che, per raggiungere l’ingresso dell’abitazione, dove hanno versato la benzina, gli autori dell’attacco abbiano scavalcato il muro di cinta del giardino. Lo ha raccontato il 14 novembre lo stesso Ruffo in un video pubblicato sulla pagina Facebook di Report (guarda).
Nei giorni precedenti il giornalista aveva realizzato, per la trasmissione di approfondimento di RaiTre, l’inchiesta video “Una signora alleanza”, sulla morte di un collaboratore della Juventus coinvolto nel bagarinaggio e sui rapporti tra ‘ndrangheta, ultras e alcuni dirigenti della Juventus. Il servizio è andato in onda il 22 ottobre 2018.
Il giornalista ha spiegato che di solito non vive in quella casa e non riesce a comprendere come qualcuno abbia saputo che quella notte avrebbe dormito proprio in quella abitazione.
L’episodio è stato denunciato ai carabinieri di Ostia e la Procura di Roma ha aperto un’indagine. Gli inquirenti hanno fatti i rilievi e hanno acquisito una documentazione sui ripetuti attacchi e le minacce di morte che Federico Ruffo e il conduttore del programma, il giornalista Sigfrido Ranucci, hanno subito attraverso i social network, prima e dopo la messa in onda dell’inchiesta sulla società calcistica Juventus.
Solidarietà è stata espressa dalla Fnsi (leggi), dall’Associazione Stampa Romana, dall’Unci e da moltissimi giornalisti ed esponenti politici. La Fnsi e l’Usigrai, già prima della messa in onda del servizio, avevano chiesto alla Rai e alle autorità “la massima attenzione, vigilanza e protezione”, considerato che Ruffo aveva già ricevuto minacce e annunci di querela.
RDM
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