Ostia. Sfrattato uno Spada, insulti a Federica Angeli
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La cronista assisteva all’operazione di polizia insieme ad altri giornalisti. La scorta ha ritenuto prudente farla allontanare. “Non mi fanno paura” dice lei
Il 4 ottobre 2018, a Ostia (Roma), durante le operazioni di sgombero forzato della casa popolare occupata abusivamente da Vincenzo Spada, nipote del boss Carmine Spada, la giornalista Federica Angeli, redattrice di Repubblica, è stata insultata minacciosamente da quattro donne appartenenti alla stessa famiglia.
“Bastarda, schifosa pappona, infame. Te ne devi andare da qui”, le hanno urlato provando ad avvicinarsi a lei che, come gli altri giornalisti, si trovava dietro la barriera invalicabile indicata dalle forze dell’ordine con dei nastri. Stava scattando foto con il suo cellulare. Le forze dell’ordine hanno fatto da scudo per proteggerla. La scorta l’ha aiutata ad allontanarsi rapidamente.
Tra le donne che hanno provato ad aggredirla ci sarebbero la moglie e la cognata di un altro Spada, Ottavio, in carcere al 41 bis. Entrambe sono state denunciate per minacce dai vigili urbani.
L’aggressione è documentata da un video pubblicato su Repubblica.it (vedi), nel quale le donne contestano anche la scorta assegnata alla cronista.
“Sono andata via non per paura, ma perché non voglio complicare il delicato lavoro delle forze dell’ordine – ha detto Federica Angeli – Resta il fatto che mi è stato impedito di continuare a svolgere il mio lavoro”.
Anche altri cronisti sono stati bersagliati da insulti, ma nessuno quanto Federica Angeli, alla quale le parenti del boss hanno attribuito, come se fosse una colpa, di essere stata la prima a dare risalto pubblico alle attività degli Spada.
Lo sgombero di ieri, scrive Angeli in un articolo pubblicato oggi sul quotidiano “La Repubblica”, “è il primo di una serie annunciata di interventi contro le occupazioni abusive di case popolari da parte del clan più potente di Ostia, decimato a gennaio da 32 arresti per mafia”.
Dopo quest’episodio, la Fnsi ha parlato di “emergenza” e della necessità di attuare “misure straordinarie”. Anche il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha espresso solidarietà alla cronista. Solidarietà, su Twitter, è stata espressa anche dal sindaco di Roma, Virginia Raggi, e dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Federica Angeli vive sotto scorta dal 17 luglio 2013 per aver dato testimonianza di quanto aveva visto dalla terrazza del suo balcone ad Ostia, la sera del giorno prima quando fu testimone oculare di una sparatoria tra esponenti del clan di Ostia. A maggio del 2013, Angeli era stata minacciata da Armando Spada che la rinchiuse in una stanza dello stabilimento balneare Orsa Maggiore di Ostia, dove la giornalista era andata a chiedere informazioni su un cambio di gestione insieme a due suoi operatori. Spada la minacciò di morte.
RDM
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