Ossigeno ha accertato altre 11 minacce – 20 dicembre 2018
Nel mirino i giornalisti Maurizio Bolognetti (Basilicata), Danilo Procaccianti, Alessia Candito e il filmaker Fabrizio Lazzaretti (Calabria), Paolo Borrometi, Giuseppe Notaro (Sicilia), Nello Trocchia e videoperatore, Massimiliano Coccia (Lazio), Amos Giardino e Liborio La Mattina (Piemonte). Dal 1 gennaio al 20 dicembre 2018 Ossigeno ha accertato e documentato 263 ingiustificabili attacchi dello stesso tipo.
“Ossigeno per l’Informazione” ritiene che gli episodi di seguito descritti rappresentino ingiustificabili violazioni della libertà di espressione e di stampa. I dieci giornalisti colpiti direttamente sono stati aggiunti alla Tabella dei nomi delle vittime di attacchi ingiustificabili.
BASILICATA – Maurizio Bolognetti
FERRANDINA (Matera) – Il giornalista Maurizio Bolognetti (Radio Radicale) insultato e intimidito durante realizzazione di una inchiesta sull’inquinamento nell’area di Ferrandina (guarda video) in provincia di Matera, e sulle modalità con cui, in quello stesso territorio, viene effettuato il monitoraggio ambientale. Hanno espresso solidarietà al giornalista l’Ordine dei giornalisti e l’Assostampa Basilicata.
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CALABRIA – Danilo Procaccianti, Alessia Candito, Fabrizio Lazzaretti
SAN LUCA (Reggio Calabria) – Il 5 maggio 2017 la troupe di Presadiretta si era recata a San Luca per raccogliere informazioni sull’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia reggina, denominata Mammasantissima, sui rapporti tra ‘ndrangheta, politica e massoneria. Il 25enne Antonio Capillari, insieme a un’altra persona, inseguì l’auto dei giornalisti, bloccò loro la strada, lì minacciò di morte intimando loro di “non tornare più a San Luca”. Inoltre tentò di sottrarre il cellulare ad Alessia Candito, per impedirle di effettuare riprese.
Il 3 ottobre 2018 il Pm del Tribunale di Locri ha chiesto il rinvio a giudizio del giovane calabrese per minacce e tentata rapina, in concorso con altre persone, nei confronti dei tre giornalisti.
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SICILIA – Paolo Borrometi, Giuseppe Notaro
SIRACUSA – Il 6 novembre 2018 il programma Radio Lontra è stato interrotto per circa 20 minuti per iniziativa dell’editore. Poco prima il giornalista Paolo Borrometi, che era ospite della trasmissione, in collegamento telefonico aveva annunciato agli ascoltatori che avrebbe raccontato alcune vicende su Avola (Siracusa).
All’inizio si è pensato a un problema tecnico. Ma poi un confronto tra l’editore e il conduttore del programma, il giornalista Giuseppe Notaro, ha chiarito che c’era stata una precisa volontà di interrompere il collegamento.
Notaro per protesta ha presentato le sue dimissioni all’editore.
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LAZIO – Nello Trocchia e videoperatore
ROMA – A Roma, il giornalista Nello Trocchia del programma televisivo Piazzapulita (La7) e un video operatore che si trovava con lui sono stati aggrediti da due esponenti del clan Casamonica, mentre realizzavano un servizio sull’abbattimento delle villette abusive nelle quali abitavano. Il video dell’aggressione è andato in onda pochi giorni dopo, nella puntata del 6 dicembre.
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PIEMONTE – Amos Giardino, Liborio La Mattina
BIELLA – Il 3 luglio 2018 il giudice del Tribunale di Biella ha assolto Amos Giardino, collaboratore del quotidiano online La Voce Canavese, e il giornalista Liborio La Mattina, direttore della testata: i due erano accusati di diffamazione a mezzo stampa nei confronti del sindaco di Casalborgone (Torino), Francesco Cavallero. Il giudice, riconoscendo il diritto di critica, ha stabilito che “il fatto non costituisce reato”.
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LAZIO – Massimiliano Coccia
ROMA – Il 30 ottobre 2018, a Roma, presso la sede di Radio Radicale, il giornalista Massimiliano Coccia ha ricevuto una lettera anonima con minacce e insulti antisemiti rivolte a lui e ad altri giornalisti impegnati contro le mafie. Coccia ha ritirato la busta dalla cassetta che contiene la posta inviata alla redazione. Qualche ora prima aveva intervistato il giornalista sotto scorta Paolo Borrometi e qualche giorno prima invece esponenti della Comunità ebraica romana, tra cui Liliana Segre.
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