Nuove minacce a Paolo Berizzi, cronista sotto protezione
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Uno striscione intimidatorio sull’autostrada contro l’autore del libro inchiesta NazItalia. Poi un blitz a Padova alla presentazione del volume
A distanza di poche settimane il giornalista Paolo Berizzi, redattore del quotidiano La Repubblica e autore di inchieste sull’evoluzione dei movimenti di estrema destra italiani, è stato oggetto di ingiustificabili attacchi personali riconducibili a frange dei movimenti di cui si occupa.
Il primo episodio si è verificato nella notte tra il 14 e il 15 maggio 2018, quando una volante della Polizia ha trovato lungo l’autostrada A8 Milano-Varese, sul cavalcavia dello svincolo di Buguggiate, uno striscione con la scritta: “Naz Italia: PaoloBerizzi camerata”. Lo striscione, rimosso dai poliziotti, era firmato dal gruppo neonazista Do.Ra.
Tredici giorni dopo, il 28 maggio 2018, il quotidiano la Repubblica, ha dato notizia di un blitz di militanti del movimento di destra Forza Nuova alla libreria Feltrinelli di Padova, dove Berizzi stava presentando il suo libro su NazItalia. Un gruppo di persone che indossavano magliette nere e distribuivano volantini dal titolo Infamitalia” ha improvvisato un presidio all’esterno della libreria; poi è penentrato all’interno, dove si stava svolgendo la presentazione in presenza dell’autore e ha ostentatamente fotografato Berizzi e i relatori.
La Fnsi ha espresso solidarietà al giornalista in relazione ad entrambi gli episodi.
Ossigeno si era occupato di Paolo Berizzi nel marzo del 2017, quando era stato minacciato da gruppi di estrema destra e frange neonaziste (leggi) e di conseguenza il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha deciso di proteggerlo con una misura di vigilanza.
RDM