Novità da Cagliari, Napoli, Brescia, T. Imerese
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Ex sottosegretario Francesca Barracciu patteggia – Divieti di accesso a manifestazioni sportive per gli attacchi a Carlo Alvino – Il Tribunale del riesame ridà il telefono sequestrato dalla Procura di Brescia a Andrea Cittadini – Due condannati per le minacce del 29 luglio a Giuseppe Spallino
CAGLIARI – Francesca Barracciu, sottosegretaria ai Beni Culturali nel Governo Gentiloni, è uscita dal processo per diffamazione nei confronti del giornalista de La Nuova Sardegna Mauro Lissia, in cui era imputata, patteggiando la pena. La condanna al pagamento di una multa di 600 euro verrà formalizzata il prossimo 15 ottobre 2018 dal tribunale di Cagliari. Nel marzo 2015, il giornalista aveva pubblicato un articolo sul procedimento giudiziario in cui la Barracciu era accusata di peculato (fu poi condannata poi in primo grado a 4 anni di reclusione). Per tutta risposta lei aveva insultato il cronista su Facebook e, per questo motivo, era stata querelata. Chiuso il procedimento penale, va avanti la causa civile per il risarcimento del danno.
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NAPOLI – Il tribunale di Napoli ha disposto un DASPO (Divieto di Accedere alle manifestazioni Sportive) di 5 anni nei confronti di Alberto Mattera, il tifoso che il 6 maggio 2018 ha minacciato il giornalista Carlo Alvino (Tv Luna) all’esterno dello stadio San Paolo di Napoli prima della partita con il Torino, impedendogli di continuare la diretta tv e intimandogli di andar via. Alvino non aveva presentato denuncia ma la Procura ha proceduto d’ufficio.
Il provvedimento segue il divieto di dimora nel quartiere di Fuorigrotta notificato a Mattera e altre due persone disposto nel luglio di quest’anno (leggi).
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BRESCIA – Il tribunale del Riesame di Brescia il 25 luglio 2018 ha annullato il sequestro del cellulare e del tablet del giornalista Andrea Cittadini, collaboratore del Giornale di Brescia. Il sequestro era stato disposto dalla Procura durante la perquisizione dell’abitazione del giornalista il 24 luglio 2018 (leggi). A Cittadini viene contestata la rivelazione di segreto d’ufficio in concorso con altre persone ignote e la pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale per la pubblicazioni di due inchieste.
Il Riesame ha dichiarato illegittimo il provvedimento ordinando l’immediata restituzione di tutto il materiale sequestrato.
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TERMINI IMERESE – L’11 settembre 2018 il Tribunale di Termini Imerese, con un processo con rito abbreviato, ha condannato i fratelli Nicola e Giuliano Ficile per le minacce rivolte il 29 luglio 2017 al giornalista Giuseppe Spallino (leggi), corrispondente del Giornale di Sicilia. Un’altra accusata, Veronica Arata sarà processata con il rito ordinario.
Nicola Ficile è stato condannato a 6 mesi e 20 giorni con l’ipotesi di violenza privata. L’altro imputato, il fratello Giuliano, è stato condannato a 3 mesi e 10 giorni per minaccia grave.
Spallino si è costituito parte civile e il giudice gli ha assegnato una provvisionale di 14mila euro. L’Ordine dei giornalisti di Sicilia, altra parte civile, ha avuto un risarcimento di 6mila euro.
Leggi la notizia sul sito dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia.
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