Libertà di stampa

Notizie in tribunale. Uno Sportello per chi subisce querele pretestuose

L’intervento del presidente di Ossigeno al convegno del 6 dicembre 2023 alla Casa del Jazz

OSSIGENO 7 Dicembre 2023 – Contro la piaga delle querele temerarie  non basta invocare leggi nuove e più giuste. Occorre anche documentare il flagello che queste azioni legali intimidatorie causano e, allo stesso tempo, aiutare concretamente i giornalisti querelati pretestuosamente. Per questo Ossigeno ha creato il suo osservatorio e il suo Sportello di Assistenza Legale Gratuita, ha detto Alberto Spampinato, presidente di Ossigeno per l’informazione, intervenendo in apertura del convegno “Notizie in tribunale”, promosso da Ossigeno il 6 dicembre a Roma, alla Casa del Jazz, in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti del Lazio.

Lo Sportello copre una lacuna nella rete italiana di protezione dei giornalisti. E’ un’esperienza pilota che, a causa delle limitate risorse finanziarie di cui  dispone, può risolvere soltanto una piccola parte del problema. Esso comunque assolve una funzione importante per i beneficiari e perché fa vedere chiaramente che cosa si potrebbe fare per tutti i giornalisti che subiscono queste intimidazioni, per aiutarli ad andare avanti quando subiscono queste mazzate.

 “Con il lavoro di Ossigeno, iniziato nel 2006, poco alla volta abbiamo portato in piena luce il problema nascosto delle querele temerarie. Già nel 2012 siamo riusciti a farlo arrivare in Parlamento. Poi è nato lo Sportello legale di Ossigeno, per andare oltre la denuncia, per aiutare i giornalisti ad affrontare i processi intentati contro di loro per intimidirli: processi che comportano sofferenze ma anche spese vive che non tutti sono in grado di sostenere. Lo Sportello li aiuta anche a rompere l’isolamento sociale che di solito indebolisce chi riceve intimidazioni per via legale. La visibilità e la solidarietà sono la corazza con cui proteggere le vittime delle intimidazioni”.

L’Italia è la culla del diritto, è socio fondatore dell’Unione europea, è uno stato di diritto e nonostante tutto ciò è anche il paese europeo con più giornalisti minacciati, più giornalisti sotto scorta per minacce di morte, più giornalisti colpiti da querele pretestuose, da azioni legali pretestuose, scorrette, usate come armi di intimidazione”.

Rivolgendosi ai giornalisti presenti in sala e collegati su Zoom, ha brevemente ricordato il metodo Ossigeno per monitorare le violazioni alla libertà di stampa: il contatore dei giornalisti minacciati raggiungerà entro la fine dell’anno la cifra di 7mila vittime computate dal 2006.

“Ossigeno in questi anni ha dimostrato con dati oggettivi, riconosciuti a livello istituzionale ed europeo, che c’è un grave problema sulle querele per diffamazione – ha continuato -, perché ci sono leggi inadeguate e punitive e perché i giornalisti che pubblicano notizie scomode non hanno reti di protezione adeguate per affrontare queste situazioni”.

Recentemente in Italia lo stato di salute della libertà di stampa, ha ricordato Alberto Spampinato, è peggiorato perché “al crescere delle minacce, e in specie delle querele pretestuose, è diminuito il numero delle denunce. La categoria si scopre meno reattiva, forse perché di fronte all’inerzia dei governi, molti cronisti preferiscono non esporsi. Purtroppo il tasso di impunità per i reati contro i giornalisti è altissimo: il 92%, come documentato da Ossigeno (leggi), mentre sempre più giornalisti freelance o di piccoli giornali sono esposti al pericolo di dover affrontare lunghi e costosi processi a loro spese nonostante abbiano fatto in modo corretto il loro lavoro, rispettando la verità e le regole deontologiche”.

LT

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.