Stefania Limiti: “Ossigeno ha disinnescato la mia solitudine”
Aveva rifiutato di rivelare al pm la fonte fiduciaria. La sua testimonianza al convegno del 6 dicembre
OSSIGENO 6 dicembre 2023 – “Sono legata a Ossigeno per l’informazione perché è diventato una comunità. Il presidente Alberto Spampinato mi ha telefonato e mi ha detto: so che hai un problema, parliamone. Così sono uscita dalla solitudine”.
Inizia così il racconto della giornalista Stefania Limiti al convegno “Le notizie in tribunale”, promosso il 6 dicembre 2023 a Roma, alla Casa del Jazz, da Ossigeno per l’informazione in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti del Lazio.
La cronista è autrice del libro inchiesta Doppio livello (Chiare lettere editore, 2013), che indaga sui possibili retroscena della Strage di Capaci. Aveva rifiutato di rivelare al pm la sua fonte fiduciaria. Ha ricevuto assistenza dallo Sportello Legale di Ossigeno, coordinato dall’avvocato Andrea Di Pietro.
“Dopo l’uscita del mio libro, fui convocata dalla procura e quattro magistrati mi chiesero di rivelare il nome della mia fonte. – ha raccontato – Mi rifiutai di farlo appellandomi alla deontologia e alla libertà di informazione. Dopo qualche mese fui riconvocata e mi fu presentato un decreto ingiuntivo del giudice che imponeva di rivelare la mia fonte. È stata una vera e propria intimidazione. Poi l’accusa è venuta meno ”. (Approfonisci il caso su Ossigeno).
Attraverso la sua testimonianza, si è riproposto il nodo del segreto professionale. A questo proposito la giornalista ha detto: “La legge è monca, siamo l’unica categoria nella quale il segreto professionale è attenuato. Al giornalista può essere chiesta la fonte anche se il suo articolo o libro non intralcia la giustizia. Purtroppo dopo tanti anni la situazione è peggiorata”.
CT – GPA
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!