Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Violazioni verificate

Minacce morte a due cronisti di Arzano (Napoli)

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Hanno ricevuto una lettera anonima siglata con una stella rossa. Tra i destinatari anche i Carabinieri. Presentato atto parlamentare

Una lettera anonima contenente minacce di morte, siglata con una stella rossa è stata recapitata per posta ai giornalisti Giuseppe Bianco e Domenico Rubio presso le loro abitazioni di Arzano, in provincia di Napoli. La lettera risulta spedita il 18 settembre 2019 ed è indirizzata anche ai carabinieri della cittadina partenopea. Questo il testo: “Arriverà il giorno della morte degli infami, colpevoli di tutto. Resistenza a oltranza, costruiamo la rivoluzione”. È stato scritto al computer e stampato su un foglio bianco. L’episodio è stato denunciato ai Carabinieri di Arzano.

Giuseppe Bianco (cronista del quotidiano Il Roma) e Mimmo Rubio (che cura la pagina Facebook Arzano News) da diverso tempo svolgono inchieste sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività commerciali locali e nell’attività amministrativa del Consiglio comunale cittadino, che è stato sciolto dal Governo il 20 maggio 2019 per accertate infiltrazioni mafiose. È la terza volta che accade in undici anni.

Il senatore Antonio Iannone (Fdi) ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno per sapere come si intende tutelare l’incolumità dei giornalisti. Fra l’altro, il senatore ricorda che, nei loro articoli, Bianco e Rubio hanno più volte messo in evidenza aspetti indicatori di possibili irregolarità nell’amministrazione comunale e di “presunti collegamenti camorristici” e nel comportamento di alcuni agenti della Polizia municipale (leggi  l’interrogazione).

Ossigeno si è già occupato di minacce e intimidazioni a Giuseppe Bianco e Mimmo Rubio. Nell’estate del 2018 erano state presentate altre interrogazioni parlamentari per le minacce ai due giornalisti (leggi), che avevano incontrato i vertici dell’Arma dei Carabinieri e, su disposizione del Prefetto di Napoli, era stata assicurata loro una maggiore vigilanza (leggi).

RDM

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