Medaglia d’oro alla memoria di Marcello Palmisano, ucciso in Somalia nel 1995
E’ stata conferita su proposta della Ministra dell’Interno e consegnata ai familiari del giornalista e operatore RAI in Prefettura a Roma – Il ricordo dei figli Adelaide e Davide
OSSIGENO 25 marzo 2022 – “Operatore televisivo, impegnato a svolgere il proprio lavoro in Somalia, in un efferato agguato perdeva tragicamente la vita, interpretando fino all’ultimo, con la telecamera in braccio, il proprio mestiere con spiccata professionalità e rigoroso impegno. Luminoso esempio elevato di elevato spirito di servizio e di straordinaria abnegazione”. Con questa motivazione è stata conferita la Medaglia d’oro al merito civile alla memoria di Marcello Palmisano, giornalista e cine operatore del TG2, ucciso l’8 febbraio 1995 in un agguato a Mogadiscio.
Proposta dal Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese l’11 marzo 2021, l’onorificenza è stata consegnata alla famiglia Palmisano quest’anno, il 22 marzo. Alla sobria cerimonia presso la Prefettura di Roma erano presenti il Prefetto Matteo Piantedosi, la moglie del giornalista e il figlio Davide.
I FAMMILIARI – “Abbiamo accolto la notizia del conferimento dell’alta onorificenza della Repubblica con grande orgoglio e con la rinnovata consapevolezza che la memoria del nostro Marcello (padre e marito) è parte integrante e viva della storia di questo paese – hanno dichiarato a Ossigeno la moglie e il figlio Davide. – Inoltre vogliamo ringraziare sentitamente il Presidente della Repubblica, il Prefetto di Roma e chiunque si sia impegnato affinché il conferimento sia stato possibile nell’auspicio che la pubblica attenzione su chi è caduto, o si batte rischiando, per un’informazione libera e autentica resti alta”.
L’ULTIMO VIAGGIO – Nel febbraio 1995 Marcello Palmisano era stato inviato in Somalia dal TG2 per documentare le operazioni delle forze ONU che lasciavano la capitale Quella doveva essere la sua ultima trasferta, come ha raccontato a Ossigeno la figlia Adelaide in una intervista rilasciata in occasione del 27esimo anniversario dell’uccisione del giornalista e cineoperatore Rai: “Aveva deciso di lavorare unicamente in Italia, non avrebbe più accettato di andare in posti così pericolosi, perché amava il suo lavoro, però amava anche noi, la sua famiglia. Purtroppo, non l’abbiamo più riabbracciato”. (leggi)
CHI ERA – Marcello Palmisano, di origini pugliesi, viveva a Roma. In più di 20 anni di servizio, ha svolto per il Tg2 numerosi reportage in tutto il mondo, da luoghi di crisi e guerre. La sua telecamera ha catturato momenti importanti della fine del secolo scorso, come la caduta del Muro di Berlino o lo sbarco dei primi profughi albanesi sulle coste pugliesi nel 1991. La sua storia, immagini inedite e una ricca documentazione sono raccolte sul sito “Ossigeno-Cercavano la verità”, dedicato ai trenta operatori dell’informazione italiani uccisi da mafie, terrorismo e in zone di crisi (leggi). GPA
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