Manfredonia. Condannato con decreto per una foto
IL GIORNALISTA – “Purtroppo in questa provincia è diventato complicato fare il mio mestiere. Noi giornalisti siamo bersagliati da continue querele temerarie – racconta Francesco Pesante a Ossigeno -. Questa è la terra della quarta mafia, noi giornalisti facciamo inchieste apprezzate a livello nazionale, mentre invece qui ci causano intimidazioni, azioni giudiziarie, isolamento. Ma, come si dice, ‘Nemo propheta in patria’. Qui c’è poca consapevolezza del fenomeno mafioso, di come si manifesta. Noi lo raccontiamo, ma è difficile ottenere appoggio e solidarietà, perfino dai miei colleghi. Per nostra fortuna fuori dai confini pugliesi il nostro lavoro è apprezzato. Ha suscitato l’interessamento di ‘Millennium’, di Sky, di Ossigeno, e a livello internazionale del CPJ (Committee to Protect Journalists) ”.
OSSIGENO esprime nuovamente solidarietà a Francesco Pesante, un giornalista di cui ha già avuto modo di apprezzare la professionalità e il coraggio. Stavolta è una delle vittime delle nuove procedure semplificate introdotte dalla riforma Cartabia. Queste norme consentono di condannare con un decreto penale i querelati per diffamazione quando la loro colpevolezza appare evidente. Così gli accusati vengono privati della facoltà di discolparsi utilizzando gli istituti di garanzia previsti durante l’istruttoria e il dibattimento. Stupisce che siano state applicate le procedure semplificate per condannare un giornaliste che ha riferito una vicenda in cui sono coinvolti amministratori comunali di un Comune tornato da poco alla normale amministrazione dopo uno scioglimento per infiltrazioni mafiose. E non si capisce come si possa contestare la diffamazione a mezzo stampa a un giornalista solo per aver ripubblicato una fotografia che ritrae alcuni esponenti politici locali riuniti a cena con una persona oggetto di indagini penali di una certa importanza. L’articolo incriminato non fa considerazioni tali da attribuire corresponsabilità ai commensali ritratti, se non limitatamente alla mera occasionalità della loro partecipazione a una cena in pubblico, non asserisce che da ciò si possa dedurre complicità o adesione alle attività criminali del soggetto incriminato.
IN PUGLIA Ossigeno ha segnalato un giornalista o operatore dell’informazione minacciato da gennaio a giugno 2023 e 281 in totale dal 2012. Il contatore di Ossigeno segna 6774 giornalisti minacciati in Italia dal 2006 ad oggi. I loro nomi sono nella Tabella dei minacciati consultabile online. ASP
(ha collaborato Laura Turriziani)
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