Mafia. Minacce al Giornale di Sicilia. Chiesto un rinvio a giudizio
Il pm contesta l’aggravante del favoreggiamento a Cosa nostra all’uomo che nel 2019 al telefono minacciò un attentato contro la redazione e il corrispondente Leopoldo Gargano
Un uomo (originario di Palermo ma residente ad Alessandria) è stato identificato dagli inquirenti quale autore delle minacce telefoniche rivolte il 12 giugno 2019 al giornalista Leopoldo Gargano, cronista di nera del Giornale di Sicilia e all’intera redazione. La Procura antimafia di Palermo ha chiesto il suo rinvio a giudizio. I magistrati gli contestano il reato di minacce e l’aggravante del favoreggiamento a Cosa nostra. Lo riferisce il notiziario online del quotidiano di Palermo leggi.
Quel giorno, telefonando al centralino del giornale, senza dire il suo nome, l’uomo chiese di parlare con Leopoldo Gargano e quando gli dissero che non era possibile metterlo in contatto diretto, aggiunse: «Gargano scrive troppe minchiate. Qui parla la famiglia Lo Piccolo: vi mettiamo una bomba e vi facciamo saltare tutti in aria».
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ASP
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