UE. Rapporto 2024 sullo stato di diritto in Italia – Inadempienze e raccomandazioni

 Le lacune riguardano i giornalisti, le querele, il conflitto d’interesse, il controllo politico della RAI e della Commissione sui diritti umani

IL TESTO DEL RAPPORTO

Il documento dal titolo COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI è consultabile a questo indirizzo 2024 Rule of Law Report – European Commission (europa.eu) .

QUI IL TESTO INTEGRALE DEL CAPITOLO SULL’ITALIA:

SINTESI

È entrata in vigore una riforma globale del sistema giudiziario e il Governo ha adottato la normativa di attuazione necessaria affinché entri pienamente in funzione. Il Governo ha presentato al Parlamento un progetto di riforma costituzionale riguardante la separazione delle carriere dei magistrati giudicanti e dei magistrati requirenti e l’istituzione di un’Alta Corte disciplinare responsabile dei procedimenti disciplinari nei confronti dei magistrati ordinari. È stato istituito il Dipartimento della Giustizia Tributaria allo scopo di aumentare il livello di indipendenza delle corti di giustizia tributaria dal Ministero dell’Economia e delle finanze. La giustizia civile è ormai pienamente digitalizzata e presto lo sarà anche la giustizia tributaria. Sono state inoltre prese iniziative per aumentare la digitalizzazione degli organi giurisdizionali penali e delle procure, anche se sussistono problemi nell’attuazione. La durata dei procedimenti giudiziari continua a evolvere positivamente, ma costituisce tuttora un grave problema. Sono stati ottenuti miglioramenti significativi nell’assunzione di nuovi magistrati e personale amministrativo e nella riduzione del numero di procedimenti pendenti.

Il piano nazionale anticorruzione è stato aggiornato per rafforzare la sezione sui contratti pubblici, mentre sono in corso di elaborazione orientamenti sulla pratica delle “portegirevoli”. Il Parlamento ha approvato un disegno di legge che abroga la fattispecie dell’abuso d’ufficio e limita l’ambito di applicazione del reato di traffico di influenze illecite. Il Governo ha adottato un decreto-legge che introduce la nuova fattispecie di reato di peculato per distrazione, riguardante l’indebita destinazione di denaro o cose mobili da parte di pubblico ufficiale. Il Parlamento sta discutendo un disegno di legge che modifica le norme sui termini di prescrizione. È ancora in sospeso una legislazione globale sul conflitto di interessi e sulle norme in materia di lobbying con l’istituzione di un’impronta legislativa, come pure è in sospeso la modifica delle norme sul finanziamento dei partiti politici e delle campagne elettorali. Sussistono rischi di corruzione nel settore degli appalti pubblici, anche se la digitalizzazione dei contratti pubblici dovrebbe aumentare la trasparenza, e sono proseguiti gli investimenti negli strumenti informatici a uso delle autorità di contrasto.

L’Italia dispone di un solido quadro normativo che disciplina il settore dei media, garantendo l’efficace funzionamento di un’autorità di regolamentazione indipendente e dotata di risorse adeguate. Sono in vigore norme volte ad assicurare che i media del servizio pubblico forniscano un’informazione indipendente e pluralistica, anche se i portatori di interessi segnalano il persistere di problemi relativi all’efficacia della governance e del sistema di finanziamento. Il Governo ha adottato ulteriori misure intese a razionalizzare il sostegno finanziario al settore dei media, sebbene i portatori di interessi sottolineino la necessità di azioni più efficaci. I portatori di interessi nel settore dei media hanno accolto criticamente le iniziative legislative che limitano la possibilità, da parte di giornalisti e testate, di accedere a determinate categorie di atti giudiziari e al contenuto delle intercettazioni e di pubblicarli. Malgrado le norme mirate sulla protezione dei giornalisti dalle minacce nei loro confronti, continua a suscitare preoccupazione la situazione relativa alla loro sicurezza e alle loro condizioni di lavoro, così come la crescente prevalenza delle azioni legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica (SLAPP). Desta preoccupazione anche la mancanza di sviluppi significativi della proposta di riforma della disciplina in materia di diffamazione a mezzo stampa.

Il Governo ha presentato al Parlamento un progetto di riforma costituzionale inteso a garantire una maggior stabilità di governo. Non si constatano ulteriori progressi nella creazione di un’istituzione nazionale per i diritti umani. È stato segnalato come fonte di preoccupazione un ricorso eccessivo ai decreti di emergenza da parte del Governo. Permangono criticità per quanto riguarda lo spazio civico, anche alla luce dei casi di aggressività verbale nei confronti di organizzazioni impegnate in attività umanitarie e dei casi di violenza segnalati contro chi partecipa a manifestazioni.

RACCOMANDAZIONI

Nel complesso, per quanto riguarda le raccomandazioni formulate nella Relazione sullo Stato di diritto 2023, l’Italia ha compiuto:

  • ulteriori progressi nel proseguimento degli sforzi volti a migliorare ulteriormente il livello di digitalizzazione nelle sedi penali e nelle procure;
  • ulteriori progressi nell’adozione di norme complessive sui conflitti di interessi e nessun ulteriore progresso nell’adozione di disposizioni sul lobbying per l’istituzione di un registro operativo delle attività dei rappresentanti di interessi, compresa un’impronta legislativa;
  • nessun ulteriore progresso nell’affrontare efficacemente e rapidamente la pratica di incanalare le donazioni attraverso fondazioni e associazioni politiche e nell’introduzione di un registro elettronico unico per le informazioni sul finanziamento dei partiti e delle campagne;
  • nessun ulteriore progresso nel portare avanti il processo legislativo di riforma e introduzione di garanzie per il regime della diffamazione e la protezione del segreto professionale e delle fonti giornalistiche, tenendo conto delle norme europee in materia di protezione dei giornalisti;
  • nessun ulteriore progresso nel proseguimento degli sforzi per costituire un’istituzione nazionale per i diritti umani tenendo conto dei principi di Parigi delle Nazioni Unite.

Ciò premesso, e alla luce di altri sviluppi verificatisi nel periodo di riferimento, oltre a ricordare gli impegni assunti nell’ambito del piano nazionale per la ripresa e la resilienza,

si raccomanda all’Italia di:

  • proseguire gli sforzi volti a migliorare ulteriormente il livello di digitalizzazione nelle sedi penali e nelle procure;
  • adottare le proposte legislative in sospeso sui conflitti di interessi e adottare norme complessive sul lobbying per l’istituzione di un registro operativo delle attività dei rappresentanti di interessi, compresa un’impronta legislativa;
  • affrontare efficacemente e rapidamente la pratica di incanalare le donazioni attraverso fondazioni e associazioni politiche e introdurre un registro elettronico unico per le informazioni sul finanziamento dei partiti e delle campagne;
  • portare avanti il processo legislativo del progetto di riforma sulla diffamazione e sulla protezione del segreto professionale e delle fonti giornalistiche, evitando ogni rischio di incidenza negativa sulla libertà di stampa e tenendo conto delle norme europee in materia di protezione dei giornalisti;
  • provvedere affinché siano in vigore disposizioni o meccanismi che assicurino un finanziamento dei media del servizio pubblico adeguato per l’adempimento della loro missione di servizio pubblico e per garantirne l’indipendenza;
  • intensificare gli sforzi per costituire un’istituzione nazionale per i diritti umani tenendo conto dei principi di Parigi delle Nazioni Unite. (continua)    LEGGI IL documento integrale 2024 qui

(asp)

LEGGI IL RAPPORTO UE 2023 SULLE VIOLAZIONI DELLO STATO DI DIRITTO IN ITALIA:

Nel 2021 in Italia 301 giornalisti minacciati ma UE ne ha contato 4 volte meno di Ossigeno

 

 

 

 

 

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