Libri. Beni confiscati. ‘L’oro delle mafie’ di Elio Veltri, Franco La Torre e D. Morace
In primo piano il ‘grande affare delle confische’ alle organizzazioni criminali e la loro gestione da parte dello Stato. Prefazione di Attilio Bolzoni
OSSIGENO – 8 novembre 2020 – Fiumi di denaro, ville e terreni, titoli di Stato, pacchetti azionari, obbligazioni, criptovalute, oro, diamanti, uranio. Ricchezze faraoniche sequestrate ogni giorno alle mafie che troppo spesso rimangono incagliate nelle reti di uno Stato incapace di amministrarle. C’è questo al centro del libro ‘L’oro delle mafie. Il grande affare delle confische’, scritto da Franco La Torre, Domenico Morace e Elio Veltri, in libreria dal 22 ottobre per la casa editrice PaperFirst. La prefazione è del giornalista Attilio Bolzoni
Franco La Torre (figlio di Pio, il dirigente del Partito Comunista Italiano e l’unico parlamentare ucciso dalla mafia) ha oltre 30 anni di esperienza nel campo della lotta contro le organizzazioni criminali. Domenico Morace, avvocato del foro di Bologna, ha seguito inchieste giudiziarie da quella sulla massoneria della Procura di Palmi (1992) a quella più recente sul ‘People mover’ (2016) a Bologna, è impegnato con il movimento Agende Rosse di Salvatore Borsellino. Veltri, infine, medico, politico e giornalista è autore di libri come L’odore dei soldi scritto con Marco Travaglio, Mafia Pulita con Antonio Laudati, Milano degli Scandali con Gianni Barbacetto.
Nel volume si parla di un’inefficienza dell’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati (ANBSC), con l’effetto che molto di quanto recuperato torna in mano alla criminalità: una marea di soldi, sostengono gli autori, che se ben gestiti potrebbero risanare i conti del Paese. (ANSA – ROM).
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