Lecce. Marilù Mastrogiovanni assolta dall’accusa di diffamazione
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Era stata querelata per aver riferito il contenuto di una intercettazione rivelatrice di contatti con la Sacra Corona Unita
OSSIGENO – 1 maggio 2021 – Il 26 aprile 2021 il Tribunale di Lecce ha assolto la giornalista Marilù Mastrogiovanni, direttrice responsabile del giornale online Il Tacco d’Italia, dall’imputazione di diffamazione a mezzo stampa nata dalla querela presentata contro di lei da tre persone di Casarano (Lecce), fra cui l’ex sindaco. Le stesse persone erano, a loro volta, imputate nello stesso processo per alcuni atti di intimidazione a danno della giornalista (rubricati come diffamazione aggravata), effettuati nel 2017, con ripetuti comportamenti minacciosi e intimidatori. Il Tribunale di Lecce ha assolto anche questi tre imputati.
Marilù Mastrogiovanni era accusata di diffamazione aggravata nei confronti di questi tre coimputati, per aver scritto in un articolo che, in base al contenuto di un’intercettazione resa nota negli atti di un procedimento giudiziario, essi sarebbero stati legati alla Sacra Corona Unita. Il Tribunale ha riconosciuto che l’informazione non era diffamatoria.
Si attende la motivazione della sentenza per comprendere su quali basi i giudici abbiano negato le responsabilità di parti contrapposte.
Ossigeno per l’Informazione, che si è costituito parte civile al fianco di Marilù Mastrogiovanni, prende atto della sentenza ed esprime grande soddisfazione per la sua meritata assoluzione, che rende giustizia alla sua correttezza e al suo coraggio professionale, ancora una volta sancito da una sentenza a fronte di una ennesima querela temeraria.
Questo processo sancisce, fra l’altro, la titolarità di Ossigeno per l’Informazione a essere parte civile in difesa della libertà di Stampa nei processi penali contro le aggressioni ingiustificate che mettono in pericolo giornalisti, blogger, attivisti civili che esercitano legittimamente il diritto di espressione e di informazione.
La situazione di pericolo di Marilù Mastrogiovanni, in questo caso, nasceva dalle pesanti interferenze a causa della pubblicazione di inchieste giornalistiche sulla testata Il Tacc0 d’Italia, di cui lei è anche la direttrice responsabile. Queste inchieste esclusive hanno fatto emergere uno scenario allarmanti sulle connivenze fra esponenti della politica locale e la Sacra Corona Unita, la nota organizzazione criminale pugliese di tipo mafioso di cui l’informazione locale parla poco.
A questa situazione di pericolo si è aggiunto un grave clima di delegittimazione creato da coloro che non gradiscono le inchieste della giornalista salentina. Contro di lei si è fatto ricorso alle minacce, agli insulti pesanti, alla macchina del fango e alla diffamazione. In sostanza si è cercato di minare la credibilità personale e l’onorabilità professionale di Marilù Mastrogiovanni attraverso proditori attacchi, anche sessisti sui social network.
Nel corso degli anni la giornalista ha dovuto difendersi da numerose querele pretestuose, infondate, intimidatorie dalle quali è stata prosciolta, sia pure al costo di angosce, sacrifici e preoccupazioni. Per fortuna ha ricevuto numerose attestazioni di solidarietà e di sostegno da parte delle rappresentanze istituzionali e associative più importanti del mondo dell’Informazione.
Certamente la situazione di pericolo personale a cui è tuttora esposta merita maggiore considerazione.
ASP
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