L’Aquila. Archiviata querela del sindaco a giornalista critico su celebrazione 25 aprile
Nel 2021 Nello Avellani (NewsTown), aveva criticato l’assenza del primo cittadino ad una cerimonia in memoria dei 9 giovani martiri trucidati dai nazi-fascisti
OSSIGENO 1 giugno 2022 – Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale de L’Aquila Guendalina Buccella, il 19 marzo 2022 ha disposto l’archiviazione del procedimento penale a carico di Nello Avellani, direttore della testata giornalistica online ‘NewsTown’, che un anno fa era stato querelato dal sindaco della città Pierluigi Biondi. Il primo cittadino si era sentito offeso dall’articolo ‘L’Aquila di nuovo mortificata nel giorno che celebra la Liberazione’, pubblicato il 25 aprile 2021 a firma dello stesso direttore, e lo aveva citato in giudizio. La gip ha invece ritenuto che “nessuna critica aspra o parola ingiuriosa” gli è stata direttamente rivolta e che l’articolo “non [è] lesivo dell’onore e della reputazione del sindaco della città, trattandosi di legittimo esercizio del diritto di cronaca”, espresso nei “limiti della continenza”. Nello Avellani è stato difeso “pro bono” dall’avvocato Carlo Benedetti.
IL CONTESTO – Nell’articolo incriminato il direttore di ‘NewsTown’ contestava al sindaco alcuni atteggiamenti non consoni al suo ruolo in occasione delle ricorrenze del 25 aprile. In particolare, lamentava la sua mancata partecipazione ad uno specifico evento in memoria dei 9 giovani martiri aquilani, trucidati dai nazi-fascisti, nella piazzetta a loro intitolata, e il fatto di non avere invitato, come di consuetudine, i familiari di queste vittime alla cerimonia per la deposizione di una corona di fiori sul luogo dell’esecuzione, avvenuta nella Caserma Campomizzi.
Il giornalista aveva anche criticato un comunicato stampa di Michele Malafoglia, portavoce di Fratelli d’Italia, il partito del sindaco, che aveva accusato i cittadini che avevano partecipato alle cerimonie di “assembramenti incontrollati” e di avere “banchettato nell’area”. Il sindaco aveva considerato l’articolo “un deliberato e ingiustificato attacco a mezzo stampa” ed aveva risposto con la querela.
IL GIORNALISTA – “NewsTown è online da 9 anni. Abbiamo avuto una decina di querele – racconta Nello Avellani a Ossigeno – che sono state tutte archiviate. Noi sappiamo fin dove può spingersi il diritto-dovere di critica. Non avevamo dubbi che anche questa querela sarebbe stata archiviata. Però faccio osservare che la querela di un sindaco a un giornalista non è mai una buona notizia, tanto più se il sindaco, come è il caso di quello aquilano Pierluigi Biondi, è un giornalista iscritto all’Ordine come pubblicista. Perciò dovrebbe avere gli strumenti per giudicare se un articolo è veramente diffamatorio oppure, come ha riconosciuto il giudice in questo caso, è una pubblicazione che rimane entro i limiti del diritto di cronaca e di critica. L’istituto della querela dovrebbe essere trattato con cura particolare da chi ha un ruolo di responsabilità politica, per non rischiare che l’azione giudiziaria sia interpretata come un atto temerario, teso a porre un freno alla libera informazione”.
SOLIDARIETA’ – Ossigeno esprime solidarietà al giornalista Nello Avellani, querelato dal sindaco de L’Aquila e prosciolto dal giudice, e si associa al suo commento sull’uso strumentale delle querele (leggi). Questo strumento è stato creato per permettere a ogni cittadino che si ritiene diffamato, cioè che vede danneggiata la sua reputazione senza valido motivo di rivolgersi a un giudice per riparare il torto subito. Ma la querela – ci ricorda il direttore di Ossigeno Alberto Spampinato -, non dovrebbe essere mai impugnata senza fondato motivo per limitare l’esercizio del diritto di cronaca e di critica, soprattutto da chi riveste incarichi pubblici e da chi è tenuto a osservare i doveri dei giornalisti. La querela per diffamazione a mezzo stampa non dovrebbe essere usata mai come un’arma impropria contro chi pubblica notizie sgradite.
L’ODG ABRUZZO – Soddisfatto anche Stefano Pallotta, presidente dell’Ordine dei giornalisti abruzzesi. “Il giudice ha ribadito che il diritto di critica, espresso entro i canoni della continenza lessicale, è un elemento fondamentalmente costitutivo della libertà di stampa- ha dichiarato a Ossigeno -, la vicenda va inquadrata nel più ampio contesto dei molteplici tentativi di compressione di questo diritto attraverso lo strumento delle querele. Occorre che il legislatore, senza più indugi, ponga fine a questa pratica che sta producendo effetti molto preoccupanti sull’attività degli operatori dell’informazione, troppo spesso privi di tutele nell’inarrestabile processo di precarizzazione della professione”. LT
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