Inspiegabile escludere OdG e Ossigeno di fronte intimidazione a diritto di cronaca
Dichiarazione del presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna, e del presidente di Ossigeno per l’Informazione, Alberto Spampinato
OSSIGENO – 8 febbraio 2021 – Il 20 ottobre 2020, quando si è tenuta a Genova la prima udienza del processo penale agli agenti di polizia accusati dell’aggressione al giornalista Stefano Origone la giudice per le indagini preliminari Silvia Carpanini ha respinto tutte le richieste di costituzione di parte civile presentate dalle organizzazioni e associazioni che tutelano la libertà di stampa. (Leggi la notizia)
Questa decisione continua a destare sorpresa e preoccupazione alla vigilia della conclusione del processo vedi. Ossigeno per l’Informazione e l’Ordine dei Giornalisti hanno espresso solidarietà a Stefano Origone. Inoltre hanno chiesto di essere ammessi nel processo come parte civile perché questa aggressione ha danneggiato seriamente l’attività che queste organizzazioni svolgono per compito statutario per difendere e tutelare il libero esercizio del diritto di cronaca e del diritto di raccogliere informazioni di pubblico interesse, del diritto di svolgere questa attività senza subire violenze né ritorsioni, in particolare quando assistono a ciò che avviene in luoghi pubblici come strade e piazze.
L’aggressione del 23 maggio 2019 al cronista del quotidiano “La Repubblica” ha violato gravemente questi diritti e ha avuto un effetto di intimidazione generale sull’intera categoria dei giornalisti. Ha fatto vedere a ogni giornalista che in Italia può accadere che un cronista impegnato pacificamente in un servizio di cronaca per il suo giornale, nonostante proclami la sua identità e giustifichi la sua presenza, possa essere aggredito e percosso dagli agenti di polizia in servizio di ordine pubblico.
Questo effetto di intimidazione generale è stato amplificato dalla circostanza che l’aggressione sia avvenuta a Genova, in un luogo reso altamente simbolico dai gravi incidenti fra poliziotti in servizio di ordine pubblico e manifestanti durante il G8 del luglio 2001. Quelle gravi violenze hanno richiamato l’attenzione del mondo sulla città ligure, sulla caserma di Bolzaneto e sulla necessità di sanzionare le violazioni di diritti fondamentali. Escludere le organizzazioni più rappresentative dei giornalisti da un processo chiamato a dimostrare che non può esserci giustificazione né impunità per simili comportamenti ha impedito di fare valere in giudizio queste ragioni e i fondamenti di diritto su cui esse poggiano. Ciò appare inspiegabile.
Carlo Verna, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti
Alberto Spampinato, presidente di Ossigeno per l’Informazione
ASP
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