Libertà di stampa

Il Papa: giornalisti cerchino verità con coraggio

La comunicazione viene sovente strumentalizzata, dice in occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 

OSSIGENO 31 gennaio 2023 – Viviamo “in un tempo nel quale, come sperimentiamo in particolare nei social network, la comunicazione viene sovente strumentalizzata affinché il mondo ci veda come noi desidereremmo essere e non per quello che siamo”. Lo ha scritto Papa Francesco nel messaggio per la 57ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. Richiamando la figura e l’opera di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, Bergoglio ha auspicato che “gli operatori della comunicazione possano sentirsi ispirati da questo santo della tenerezza, ricercando e raccontando la verità con coraggio e libertà, ma respingendo la tentazione di usare espressioni eclatanti e aggressive”. (askanews)

Le parole del Pontefice sono state commentate nell’edizione del 21 gennaio del quotidiano “Il cittadino”, citando i dati di Ossigeno per l’Informazione sui giornalisti minacciati. Ecco di seguito il testo integrale dell’articolo: 

IL CITTADINO 21 gennaio 2023 – Martedì 24 gennaio i giornalisti ricordano San Francesco di Sales, il loro patrono. A Lodi lo faremo con una Santa Messa alle 11.30 nella cripta della cattedrale, presieduta dal vescovo monsignor Maurizio Malvestiti. Sarà l’occasione per riflettere, come tradizione, sulla nostra professione e soprattutto sul servizio che una buona informazione, a livello nazionale ma anche locale, rende alla comunità.

Il tema scelto da Papa Francesco per la 57esima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che si celebra nel 2023, è “Parlare col cuore: Veritatem facientes in cantate”. Un tema che si collega idealmente a quello del 2022,
“Ascoltare con l’orecchio del cuore”. Come se Francesco volesse dire a quanti operano nel mondo delle comunicazioni: prima ascoltate – cioè verificate la notizia – e poi parlate, cioè diffondetela.

Si tratta di un insegnamento centrale nella nostra professione e che è alla base della credibilità di chi fa informazione, oggi più che mai: in un mondo invaso da messaggi (che non sono notizie), il vero giornalismo si dovrà distinguere sempre più per essere fonte autorevole, seria, verificata e affidabile aiutando così la società, i singoli cittadini, a destreggiarsi con intelligenza, evitando false notizie, le fake news spesso create ad arte per avvelenare i pozzi o per fini commerciali. Non basta però l’ascolto. Francesco invita dunque a “parlare col cuore”, cioè “rendere ragione della speranza che è in noi” e a farlo – come spiegato nella lettera che anticipa il messaggio del Santo Padre – “con mitezza, utilizzando il dono della comunicazione come un ponte e non come un muro. In un tempo contraddistinto – anche nella vita ecclesiale – da polarizzazioni e dibattiti esasperati che esacerbano gli animi, siamo invitati ad andare controcorrente”.

I giornalisti non abbiano paura di distaccarsi dalle mode del momento, sembra suggerire Francesco, e “non abbiano timore di affermare la verità, a volte scomoda”. Fare questo, insegna la quotidianità del lavoro, espone a rischi. Il Rapporto “Ossigeno per l’informazione” evidenzia che nei primi nove mesi del 2022 in Italia è raddoppiato il numero di giornalisti minacciati o vittima di violenza a causa del loro lavoro: 564 (attraverso 173 episodi) contro i 288 del 2021. A determinare la crescita dei casi di minaccia sono le querele temerarie, quelle cioè il cui unico scopo è spaventare chi deve dare le notizie; querele confezionate ad arte per imbavagliare l’informazione e danneggiare gli editori, soprattutto quelli piccoli e indipendenti: e su questo la categoria degli avvocati dovrebbe porre in atto una seria riflessione perché ha una parte di responsabilità.
“Parlare col cuore” vuol dire anche utilizzare uno stile di comunicazione adeguato e che sappia distinguersi dal bieco chiacchiericcio dei social che inquina la nostra società. Francesco avverte che “oggi, nel drammatico contesto di conflitto globale che stiamo vivendo, è quanto mai necessario l’affermarsi di una comunicazione non ostile. Una comunicazione aperta al dialogo con l’altro, che favorisca un disarmo integrale, che si adoperi a smontare la psicosi bellica che si annida nei nostri cuori”.

***
Buon San Francesco di Sales a tutti i giornalisti e in particolare a quanti lavorano sui territori, come i tanti bravi colleghi de «il Cittadino» e delle innumerevoli testate locali che contribuiscono a mantenere viva e in salute la democrazia del nostro Paese. Ribelliamoci e alziamo la voce ogni volta che un giornalista viene minacciato, anche solo verbalmente, per quello che scrive (o per quello che potrebbe scrivere). È successo – solo per fare un esempio – nell’aprile 2022 a Como, quando laAts Insubriaha denunciato il quotidiano locale «La Provincia di Como» per gli articoli dedicati ai problemi della sanità durante la pandemia, con una richiesta di risarcimento variabile tra 50 e 250mi1a euro. Ricordiamoci che facciamo questo lavoro per i lettori, non per assecondare i desideri terreni dei potenti. “Non dobbiamo temere di affermare la verità, avolte scomoda”, ci ricorda Papa Francesco, “perché questa trova fondamento nel Vangelo” e perché i più deboli, gli ultimi, abbiano giustizia. Se non nel mondo, almeno nella comunicazione.

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